Un maxi-blitz antidroga operato dalla Polizia di Stato sul territorio nazionale ha portato all’arresto di 267 persone, durante un’operazione, denominata “Pusher 2“, che ha visto, tra la fine dello scorso mese di marzo e l’inizio di aprile, le Squadre Mobili italiane, coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine, impegnate in una mirata azione di contrasto alla commercializzazione di sostanze stupefacenti.
Le persone tratte in arresto per violazione della normativa in materia di stupefacente, sono in totale 267, tra queste 133 italiani e 134 stranieri, 250 uomini e 17 donne, di cui 152 deferite in stato di libertà, con 89 sanzioni amministrative comminate per violazione della normativa in argomento, oltre al sequestro di 60 chilogrammi di cocaina, 4 chilogrammi di eroina, 805 chilogrammi di hashish, 300 chilogrammi e 50 piante di marijuana e 70 grammi di droghe sintetiche.
In linea con l’operazione, il neo Questore di Potenza, Alfredo Anzalone, che ha disposto anche sul capoluogo potentino un controllo straordinario mirato contro lo spaccio e la diffusione di sostanze stupefacenti, con l’intervento straordinario effettuato dal personale della Squadra Mobile potentina, addetto ai servizi antidroga ed al crimine diffuso, consentendo di individuare e trarre in arresto un 32enne di origine pugliese, che viveva nel capoluogo lucano, dedito ad attività di spaccio, mentre 5 persone, sorprese in possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti del tipo hashish, sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria.
L’attività degli uomini della Squadra Mobile si è concentrata, in particolare, sul primo dei soggetti, sulle cui tracce si era posta da qualche settimana, avendolo individuato a capo di una rete di spaccio, ed effettuando, così, una perquisizione presso il suo domicilio, ed a fronte delle sue affermazioni, di non detenere cioè nulla di illegale, pur essendo stato trovato con poco meno di un migliaio di euro addosso, divisi in banconote di piccolo taglio, i poliziotti intervenuti sul posto si sono messi, comunque, alla ricerca della sostanza stupefacente che sospettavano detenesse, riuscendo così, al termine dell’operazione a rinvenire, e sempre addosso alla sua persona, occultato negli slip, è stato rinvenuto un panetto di hashish, e poi ancora, all’interno di un pacchetto di sigarette altri 5 pezzi della stessa sostanza, oltre ad un bilancino di precisione per la vendita al dettaglio di sostanze stupefacenti.
Tali elementi hanno consentito, così, di dimostrare come la sostanza stupefacente, di circa 40 grammi, che il soggetto affermava di detenere per uso personale, fosse in realtà destinata per la vendita a terzi, ed in particolare per lo spaccio in casa.
Circostanza condivisa pienamente dalla Procura della Repubblica del capoluogo lucano prima e dal Giudice per le Indagini Preliminari, in seguito, che in sede di convalida dell’arresto ha evidenziato come l’indagato non risultasse svolgere alcuna attività lavorativa o avere redditi dichiarati, e come la stessa quantità dello stupefacente, corrispondente in totale a circa 170 dosi, la modalità di occultamento e la suddivisione in dosi, e finanche il luogo in cui è stato rinvenuto, dimostrassero, invece, che la droga non poteva essere destinata ad un uso esclusivamente personale, ma diretto alla cessione a terzi.
Per tali ragioni, e rilevando peraltro l’esistenza di precedenti specifici, il Gip ha disposto nei confronti dell’indagato la misura cautelare degli arresti domiciliari con il divieto di comunicare con terze persone.
Rocco Becce robexdj@gmail.com
Direttore Editoriale