In Basilicata, a Matera, un giovane che tentava di superare gli esami di guida con l’aiuto di uno smartphone nascosto per comunicare con un complice che gli forniva le risposte esatte dall’esterno è stato scoperto dalla Polizia di Stato e denunciato all’Autorità Giudiziaria per truffa ai danni dello Stato perchè cercava di conseguire la patente di guida in maniera fraudolenta.
L’attività è stata svolta dalla squadra di Polizia Giudiziaria della locale Sezione della Polizia Stradale, non nuova ad accertamenti di questo tipo di reati e rispetto ad altri precedenti episodi accertati in cui il candidato cercava di ottenere la patente mediante sostituzione di persona, vi è stata un’evoluzione delle modalità utilizzate.
L’illecito conseguimento è stato tentato attraverso l’uso di sofisticate apparecchiature elettroniche e cosi nella mattinata di ieri, lunedì 19 giugno, durante alcuni controlli svolti con la collaborazione dei funzionari della locale Motorizzazione Civile, per accertare la correttezza della procedura per l’espletamento degli esami teorico-informatizzati richiesti per il conseguimento della patente di guida di categoria B, il candidato, originario della provincia di Matera, è stato sorpreso ad utilizzare illegalmente uno smartphone.
L’apparecchio telefonico era abilmente occultato sotto la maglia indossata dal giovane, appositamente modificata in modo da consentire alla fotocamera di inquadrare il monitor su cui erano visualizzate le domande del test e che attraverso un auricolare collegato con il sistema Bluetooth al cellulare, poteva così comunicare con un complice all’esterno che gli forniva le risposte esatte.
Con questo trucco, il 30enne aveva superato la prove con zero errori e con la patente di guida così conseguita, avrebbe potuto guidare senza però avere una conoscenza sufficiente delle regole che disciplinano la circolazione stradale, costituendo un pericolo serio, non solo per la propria persona, ma anche per gli altri, e meno male, è stato scoperto, grazie all’intervento della Polizia Stradale, il test, ovviamente, sarà annullato e oltre alla denuncia, il materiale elettronico che ha impiegato illegalmente è stato sottoposto a sequestro penale, mentre sono in corso le indagini per individuare eventuali organizzatori e complici.
Rocco Becce
Direttore Editoriale