In Basilicata, nei giorni scorsi, come ogni anno, sul palco della piccola piazzetta XVI Dicembre di Sant’Angelo di Avigliano, in provincia di Potenza, si è esibito con “Latt a cafè“, il gruppo teatrale de Gli Scapac‘ che da diversi anni, in occasione della serata denominata “La Corrida, l’emozione di un applauso“, mette in scena degli scketch in vernacolo Aviglianese.
Quest’anno, la recita ha affrontato il tema degli immigrati, un argomento delicato e particolare, ma trattato con l’ironia e la bellezza del dialetto Aviglianese, dove si è cercato di ironizzare sul pregiudizio, mandando agli spettatori un messaggio forte e positivo su questa tematica legata sopratutto all’accoglienza.
“Facciamo tutto con la passione che nutriamo per la nostra comunità e il nostro dialetto – hanno dichiarato gli organizzatori dell’evento annuale che aggiungono – ritenendolo un patrimonio culturale da difendere e custodire, ed ognuno di noi, nella sua vita, si dedica ad altro, ma tutto viene svolto in modo completamente gratuito, divertendoci e cercando di far divertire sopratutto il pubblico che in tanti ci seguono alle nostre rappresentazioni, in un contesto rurale che affronta i temi della modernità, del contemporaneo e, a volte, addirittura sorprendendo noi stessi per il modo di affrontarne i risvolti”.
“Abbiamo coinvolto un piccolo gruppo di ragazzi Africani, accolti in una struttura di Rifreddo, a pochi chilometri da Potenza – e concludono ricordando anche – che con entusiasmo ci siamo prestati a rendere più “vera e viva” la nostra scenetta e tutte le difficoltà inerenti la loro “condizione” e la lingua, non ci hanno impedito di viverne la preparazione di questo piccolo grande “evento” con un’emozione straordinaria , apprezzandone ironia e freschezza, visto che si tratta di un qualcosa che li tocca da vicino, nonostante le tragedie che hanno vissuto e che, in qualche modo, sono state sintetizzate dal nostro “gancio” e dal prezioso aiuto ricevuto da una nostra amica psicoterapeuta specializzata nel settore”.
La scenetta ha avuto luogo il 4 agosto scorso e ripetuta nella serata di ieri, venerdì 11 agosto, ispirata ambiziosamente al film “Indovina chi viene a cena” che in qualche modo ne vuole ricalcare il messaggio di insegnamenti trasmessi, in teoria, di difficile applicazione nella pratica quotidiana a cui però bisogna darne seguito.
Un grande successo, in entrambe le serate, con una piazza gremita e un pubblico molto attento che ha “vinto” le avverse condizioni atmosferiche, in cui la voce dell’Africa si è unita alla nostra con un canto finale dei ragazzi Africani e la proiezione del video della canzone “Da fratello a fratello” di Anna Oxa, Fausto Leali e Franco Fasano, suscitando, davvero, emozioni straordinarie.
Rocco Becce robexdj@gmail.com
Direttore Editoriale