In Basilicata, a Potenza, a pochi giorni dal cambio di appalto, previsto per il prossimo 1 settembre, la “Confsal Fesica” (Confederazione Generale dei Sindacati Autonomi dei Lavoratori), lancia l’allarme per l’incertezza sul futuro dei lavoratori impiegati, per i servizi di pulizia, cucina e trasporti, presso l’Azienda Ospedaliera Regionale del San Carlo.
La vicenda, riguarda proprio il rinnovo dell’appalto dei servizi, aggiudicato con un ribasso del 50%, e ora i lavoratori rischiano una riduzione delle ore lavorative con conseguente tagli dei loro salari, già irrisori.
Forte preoccupazione viene evidenziata, in una nota stampa, dal Segretario Territoriale della “Confsal Fesica”, Gerardo Contristano, “per il quadro che si potrebbe annunciare nelle prossime ore per colpa di un sistema che permette alle aziende di aggiudicarsi un’appalto al massimo ribasso e inducendo le stesse, pur di mantenerlo, di compromettere la qualità dei servizi offerti, chiedendo di tagliare il salario dei lavoratori, oltre che di mettere a rischio parte dell’occupazione con i licenziamenti”.
“Non c’è dubbio – aggiunge Contristano – tale situazione mette in fibrillazione tutti i lavoratori, che operano nell’azienda, molti da diversi anni, senza certezza di continuità e stabilità del loro rapporto di lavoro”.
“Per discutere le sorti dei lavoratori – continua il responsabile sindacale – è stata attivata la procedura prevista dall’art. 4 del CCNL Pulizia/Multiservizi che prevede un esame della situazione tra Organizzazioni Sindacali, la Stazione Unica Appaltante di Basilicata, l’Azienda Ospedaliera S.Carlo e l’Azienda Appaltante e, infatti, nella giornata di domani, martedì 29 agosto, si terrà l’incontro conclusivo presso l’Ispettorato del Lavoro di Potenza”.
“La “Confsal Fesica”, inoltre – conclude Contristano – chiede l’intervento delle autorità regionali e della Direzione Strategica dell’A.O.R. San Carlo per poter risolvere le criticità emerse, in modo da poter intervenire preventivamente, al fine di garantire le ore lavorative previste e i livelli occupazionali, oltre che avviare un confronto sul tema di trasparenza e legalità degli stessi appalti”.
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