Accusato di violenza sessuale continuata nei confronti di minori, E.V., un 34enne di Potenza, davanti al Tribunale del capoluogo, ha patteggiato una condanna a un 1 e 8 mesi di reclusione, pena sospesa.
L’uomo, che a Potenza era a capo di un gruppo di scout, fu arrestato lo scorso 19 aprile dagli agenti della Squadra Mobile, che eseguì nei suoi confronti una misura di custodia cautelare ai domiciliari per fatti commessi nell’estate del 2016, scoperti dopo una denuncia di un sacerdote.
Le indagini della Polizia di Stato, coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza, consentirono di accertare come l’indagato, sfruttando le situazioni di debolezza di alcuni giovanissimi, facenti parte del gruppo, li induceva a compiere atti di erotismo, raccogliendo il liquido seminale che, unitamente ad un campione di urine e saliva, serviva, a suo dire, per approntare un fantomatico rimedio, preparato per curare una patologia legata all’apparato riproduttivo di un loro coetaneo.
Le inusuali pratiche pseudo mediche e le evidenti attenzioni a sfondo sessuale avevano formato oggetto di confidenze da parte degli stessi ragazzi, sino al punto di suscitarne serie preoccupazioni nell’intero ambiente e determinarne così l’abbandono da parte di qualcuno del gruppo scout che decise di raccontarne i fatti al parroco che poi denunciò il tutto.
Insomma una storia che fa davvero rabbrividire, con un finale che vi ho già raccontato all’inizio.
Rocco Becce robexdj@gmail.com
Direttore Editoriale