L’Ispettorato del Lavoro di Potenza e Matera, in una nota stampa, informa che nell’ambito di interventi periodici, riguardante la vigilanza sugli eventi fieristici-culturali, concerti, sagre e feste patronali, ponendo attenzione agli aspetti della sicurezza sul lavoro e sui rapporti di lavoro irregolari o al nero, ha proceduto con una squadra di ispettori coadiuvati dai militari dell’Arma dei Carabinieri, ad una attività svolta nella mattina dello scorso 16 ottobre, all’indomani della chiusura di una importante fiera regionale, al fine di vigilare sull’attività di smontaggio dei numerosissimi stand allestiti, e verificarne la regolarità dei rapporti di lavoro instaurati dalle ditte impegnate.
Nello specifico, sono state verificate le posizioni di una quindicina di ditte operanti sul posto, quasi tutte di piccole dimensioni, oltre ad altre individuali appartenenti al settore artigianato.
L’attività principale riscontrata è stata quella di smontaggio degli stand e degli allestimenti accessori e di servizio.
Delle aziende oggetto di ispezione, aventi un organico complessivo di una trentina di lavoratori impiegati, ben quattro delle suddette aziende sono risultate irregolari ed otto lavoratori completamente al nero, in quanto sconosciuti alla Pubblica Amministrazione.
Si sono, quindi, concretizzati gli estremi per addivenire a ben tre provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, in quanto in tutti i casi l’impiego di manodopera in nero è risultata superiore al 20% dei lavoratori presenti sul luogo.
Rilevante il fatto che una delle tre ditte sospese impiegava tre lavoratori su tre al nero, una seconda ditta con due lavoratori su due non assunti, tutte e due i casi quindi col 100% di lavoratori senza alcun contratto lavorativo e una terza ditta, sospesa, con tre dipendenti su quattro lavoratori presenti, in nero.
In una delle ditte sotto ispezione, inoltre, è risultato presente anche un lavoratore intermittente, con tardiva comunicazione rilevata ed è per ciò che sono state elevate sanzioni su lavoro nero, pari a 24mila euro oltre a 6mila euro inerenti l’effettuazione delle sospensioni.
Tale attività, è insita nei programmi annuali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro valevoli per tutto il territorio italiano, con lo specifico intendimento di incidere in un settore di specifica rischiosità, per la sicurezza sul lavoro, anche dovuta al fatto che risulta particolarmente vocato alla utilizzazione di forza lavoro irregolare, avventizia, non formata, spesso non dotata di dispositivi di protezione personale, non sottoposta a visite mediche obbligatorie e con forti caratteristiche e connotati di irregolarità e precarietà lavorativa.
Rocco Becce robexdj@gmail.com
Direttore Editoriale