Guadagnare installando in Italia delle pale eoliche nel terreno di proprietà è un rendimento a più cifre, da quando scrive sul web più di qualcuno, investimenti che vanno dai 5 agli 8 anni, in base alle caratteristiche del sito prescelto, ma questo è proprio vero?
E, poi, situazioni di questo tipo è pericoloso per la salute degli abitanti che vivono a pochi passi?
Sono alcune delle tante domande che in questi casi in tanti si pongono e alla quale sopratutto i politici che autorizzano l’installazione, in pochi sanno rispondere, ma una cosa è certa, purtroppo, che sono danni seri se qualche “mostro” di questo tipo crolla per ovvie problematiche, ma sopratutto per il vento forte.
Un sito con una ventosità media di 6 m/s per esempio, supponendo un investimento iniziale da 300mila euro, garantirebbe almeno 50mila euro all’anno, al netto di tutti i costi di manutenzione e assicurazione, con un rientro in circa 6 anni e che a quanto pare la scelta della pala eolica da 60 Kw, potrebbe essere la scelta migliore per ovvi motivi.
Sin qui ci siamo, o quasi, ma già in tanti e da tempo, lamentano diverse situazioni sia per la pericolosità che per le brutture che arrecano alle zone agricole e turistiche, in tutti i sensi, che nessuno delle persone interessate hanno voluto comprendere facendo orecchie da mercante, e dopo altri incidenti accaduti in regione, nella mattinata di ieri, lunedì 23 ottobre, in Basilicata, nella città di Avigliano, in provincia di Potenza, dove sono state “piazzate” a decine di queste apparecchiature, in un terreno privato, in contrada Patacca, senza, e meno male, causare danni a cose e a persone, è crollata una pala eolica installata dalla ditta NE2G, con sede in Sicilia, a Palermo, in piazza San Marino 14.
Sul posto sono intervenuti prontamente i militari dell’Arma dei Carabinieri del Comando Stazione di Avigliano, guidati dal Comandante Carmine Cianciarulo, che hanno segnalato quanto accaduto alla Procura della Repubblica di Potenza, una pattuglia della Polizia Locale e una squadra dei Vigili del Fuoco del Comando di Potenza che hanno accertato la dinamica dell’incidente, forse causata dal forte vento.
E se qualcosa di simile accadrebbe proprio ad Avigliano, in zone che costeggiano la Strada Provinciale 30 o nei pressi di qualche abitazione, anche in contrada Capoiazzo, o nei pressi di Ruoti e del capoluogo di regione Potenza, chi ne risponderebbe di una tragedia che sembra più che annunciata anche dalla nostra redazione in più occasioni?
Rocco Becce
Direttore Editoriale