È stata denominata “Olè” l’operazione eseguita dal personale della Polizia Stradale di Torino, in collaborazione con la Polizia Stradale di Matera e del Distaccamento Polizia Stradale di Policoro che nella mattinata di martedì 19 dicembre ha portato all’arresto 5 persone.
La banda era specializzata in furti di autovetture, rimesse in commercio anche attraverso autosaloni dell’area metropolitana torinese e gli arrestati sono accusati di ricettazione, riciclaggio, falso ed occultamento e distruzione di documenti e targhe in relazione a 6 veicoli, in esecuzione di un mandato di custodia cautelare emesso dall’Autorità Giudiziaria che erano soliti riciclare autovetture rubate in Italia, facendole apparire come vetture estere di lecita provenienza nazionalizzate presso i vari Uffici della Motorizzazione Civile del Paese, attraverso la presentazione di documenti di circolazione rubati all’estero in Spagna, Francia e Germania e falsi contratti di vendita.
La complessa attività investigativa è stata avviata dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale “Piemonte e Valle d’Aosta” di Torino a seguito del sequestro di un’autovettura risultata oggetto di riciclaggio con le indagini, coordinate dalla dott.ssa Manuela Pedrotta, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino, che hanno permesso di identificare un personaggio residente in Basilicata ed un commerciante di autovetture avente un autosalone in provincia di Torino, i quali avevano venduto l’auto oggetto di riciclaggio ad un ignaro acquirente.
L’attività investigativa ha, inoltre, consentito di far emergere altre persone coinvolte in questa storia che operavano in Basilicata e Piemonte, che, con ruoli diversi, facevano parte del gruppo dedicandosi a tale attività illecita e questi sono i nomi degli arrestati.
Pietro Bevilacqua, di anni 54, residente ad Avigliana (TO);
Domenico Vassallo, di anni 59, residente a Sant’Antonino di Susa (TO);
Fabio Vassallo, di anni 37, residente a Sant’Antonino di Susa (TO);
Mario Rago, di anni 39, residente a Policoro (MT)
Nicola Mitidieri, di anni 36, residente a Policoro (MT).
Insieme ai fermi sono state eseguite anche delle perquisizioni domiciliari che hanno consentito di rinvenire e sequestrare un’autovettura di illecita provenienza, chiavi di autovetture, documenti di circolazione ed altra documentazione cartacea relativa alla compravendita di auto ritenuta molto utile per il prosieguo delle indagini.
In merito a tale notizia, diffusa ovviamente dalle forze dell’ordine con un comunicato pubblico, riceviamo e pubblichiamo volentieri una precisazione sull’articolo di oggi, inviata dall’avvocato Tommaso Servetto, tramite una mail ricsvuta in redazione nella mattinata di oggi, 18 gennaio 2018.
“Quale difensore dei Signori Domenico e Fabio Vassallo ho ricevuto l’incarico di replicare al Vostro articolo del 20 dicembre 2017 relativo agli arresti in Valsusa per traffico di auto rubate. È opportuno evidenziare, sin da subito, che i Signori Vassallo sono stati scarcerati dal Tribunale del Riesame di Torino al quale avevano fatto ricorso avverso l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. di Torino. Gli stessi hanno chiarito la loro posizione avanti i Magistrati dimostrando di essere stati vittime delle scorrette attività compiute da altri commercianti che a loro avevano venduto tre auto “irregolari”.
Una delle tre auto che avevano acquistato dal commerciante in parola era già stata venduta, quando è emersa l’irregolarità, i Vassallo hanno immediatamente risarcito l’acquirente. Di tutta la vicenda, ordita da altri, i Signori Vassallo e GM Auto erano assolutamente ignari e ne hanno patito le conseguenze economiche.
Alla luce di quanto sopra l’ironia contenuta nel Vostro articolo a commento di un inserto pubblicitario è gravemente offensivo e denigratorio della effettiva correttezza e professionalità di GM Auto. Al fine di voler scongiurare eventuali querele per diffamazione Vi invito a voler pubblicare, con medesimo risalto grafico, la presente precisazione“.
Rocco Becce robexdj@gmail.com