In Basilicata, a Potenza, per i reati contestati di abuso d’ufficio, peculato e corruzione, andranno a processo, presso il Tribunale del capoluogo lucano, il prossimo 8 marzo, gli indagati V.V., di anni 58, ex custode del “Cimitero Monumentale” di Borgo San Rocco, rinchiuso in carcere presso la “Casa Circondariale Antonio Santoro“, in via Appia 175 dalla mattna dello scorso 27 novembre, il dipendente dell’impresa incaricata dell’esecuzione delle opere cimiteriali dei lavori cimiteriali V.C., di anni 56 e l’ex dirigente del comunale, ora in pensione, N.T., di anni 77, entrambi finiti agli arresti domiciliari, per l’inchiesta della compravendita dei loculi nel cimitero potentino.
Infatti, è stata accolta dal Giudice per le Indagini Preliminari la richiesta del pm di andare a giudizio immediato, saltando l’udienza preliminare per i principali indagati che sono tutt’ora agli arresti.
Per gli altri 19 indagati, dai 29 agli 82 anni di età, tra proprietari e acquirenti dei loculi, le posizioni sono state stralciate e, quindi, si procederà con il rito ordinario, mentre il personale della Squadra Mobile della Questura di Potenza, che ha condotto l’operazione a seguito delle indagini dirette dalla Procura della Repubblica del capoluogo, ha accertato l’esistenza di un mercato sommerso tra privati per l’intermediazione, in cui venivano chiesti sino a 5mila euro in cambio della redazione di contratti retrodatati e in qualche caso addirittura inesistenti, realizzati anche con un copia incolla di scarsa qualità.
Una decina, sino ad ora, gli episodi ricostruiti, grazie a video realizzati con telecamere posizionate nell’ufficio del custode, dove anche con intercettazioni telefoniche e ambientali sono stati filmati passaggi vergognosi di denaro per fatti che possono addirittura risalire anni addietro.
Rocco Becce