Nella mattinata di oggi, venerdì 9 febbraio, in Basilicata, presso la sala stampa del Comando Provinciale Carabinieri di Matera, guidato dal Tenente Colonnello, Samuele Sighinolfi, si è tenuta una conferenza stampa per illustrare nei minimi dettagli un’operazione condotta all’alba, in Puglia, a Cellamare, in provincia di Bari, dai militari dell’Arma dei Carabinieri della Compagnia di Pisticci, guidati dal Maggiore, Giancarlo Sirsi e della Stazione di Acquaviva delle Fonti, al comando del Luogotenente, Domenico Soleti, coadiuvati nella fase esecutiva dai militari dipendenti dalla Compagnia di Triggiano, alla guida del Capitano Ugo Chiosi.
Sussistendo il concreto pericolo che l’indagato commetta altri reati della stessa indole e vista la gravità del reato, nonchè la professionalità e il livello di organizzazione per eseguire gli assalti ai bancomat, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Matera, dott. Angelo Onorati, su istanza avanzata dal pm dott.ssa Rosanna De Fraia, ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari in carcere per B.V., 48enne, censurato, della città pugliese.
L’uomo, associato presso il carcere di Matera, è ritenuto responsabile, con altri componenti di una banda, non ancora identificati, del furto, avvenuto in Bernalda, in provincia di Matera, la mattina dello scorso 4 novembre, dell’ATM della sede di una filiale della Banca Apulia del Gruppo Intesa San Paolo.
I malfattori, dopo essersi impossessati di alcuni mezzi parcheggiati in un cantiere situato a poca distanza dalla filiale, avevano completamente sradicato dal muro il Bancomat e la cassaforte retrostante, contenente il danaro.
Questo è avvenuto grazie ad una grossa terna per movimento terra, poi, caricata su un furgone cassonato Iveco Daily, di colore bianco, dandosi in pochi minuti ad una precipitosa fuga.
Inseguito dai militari grazie ad un coordinamento dei dispositivi di controllo dei rispettivi territori, ha permesso di individuare il mezzo dei fuggitivi che finiva la sua corsa, uscendo di strada, nelle campagne di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari dove veniva bloccato, dopo una colluttazione, uno dei componenti della banda.
Altri 2 complici riuscirono a dileguarsi nel buio, ma fu recuperata l’intera refurtiva, ammontante a 29.200 euro.
Le indagini successive e la ricostruzione dei fatti eseguita dal N.O.R. di Pisticci e dalle Stazioni di Acquaviva delle Fonti e Bernalda hanno fatto emergere chiare responsabilità in ordine al disegno criminoso, da parte dell’arrestato, sia per i mezzi meccanici trafugati, sia sul furto con scasso dell’ATM, mentre sono tutt’ora in corso indagini per identificare gli altri complici da consegnare quanto prima alla giustizia.
Rocco Becce
Direttore Editoriale