Per un’estorsione commessa nei confronti di un dirigente pubblico, nell’ambito di un’attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza, nella mattinata di oggi, lunedì 12 febbraio, il personale della Squadra Mobile della Questura del capoluogo lucano della Sez. Reati Contro la Pubblica Amministrazione, ha tratto in arresto, in flagranza di reato, i coniugi potentini Nicola Doria pluripregiudicato 41enne, attualmente sottoposto alla sorveglianza speciale di Publica Sicurezza, per reati in materia di armi e stupefacenti, reati contro la persona ed il patrimonio e Giusi Fusco di 36 anni che, al termine delle formalità di rito, sono stati associati presso la “Casa Circondariale Antonio Santoro” di Potenza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’attività investigativa, svolta dallo scorso ottobre anche mediante l’utilizzo di servizi tecnici d’intercettazione telefonica e ambientale, ha evidenziato che la coppia, utilizzando diverse utenze cellulari, anche intestate ad altre persone, avevano inoltrato, in più occasioni, ripetuti messaggi facendo esplicite richieste di denaro essendo in possesso di documentati incontri che, riservatamente, la vittima teneva nei pressi della sua sede lavorativa.
Il dirigente ricattato ha, comunque, ammesso di essere vittima dei coniugi, i quali lo avevano costretto a versare loro, ininterrottamente, già dalla scorsa estate, diverse somme di denaro fino ad un ammontare di circa 3mila euro, con la minaccia che, in caso contrario, avrebbero divulgato immagini, da loro possedute, che ritraevano la vittima in atteggiamenti intimi.
Dopo l’ennesimo ricatto ricevuto telefonicamente dalla Fusco, questa mattina la vittima ha consegnato un’ultima somma di 500 euro al Doria che è stato immediatamente bloccato da alcuni agenti in borghese della Squadra Mobile, alla Fusco, invece, a seguito di una perquisizione domiciliare, è stato rinvenuto e sequestrato il cellulare con il quale ricattava la vittima e la somma di 9mila euro in contanti, ritenuta probabile provento dell’attività illecita.
Rocco Becce
Direttore Editoriale