Nella giornata di oggi, martedì Grasso, 13 febbraio, arriva una buona notizia di cronaca, a favore dei consumatori, in occasione delle festività in conclusione del “Carnevale 2018“.
Nell’ambito di un’azione preventiva a tutela della salute delle famiglie, dei minori in particolare, oltre che alla tutela degli operatori commerciali del settore, che pongono in vendita prodotti validi e sicuri e che il più delle volte subiscono una concorrenza sleale, in Basilicata, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Matera, ha disposto e coordinato uno specifico servizio a favore del “Made in Italy” e della sicurezza dei prodotti in vendita sul territorio provinciale.
Grazie ad alcune attività investigative, che hanno preceduto gli interventi, hanno consentito di individuare, tre distinti commercianti originari della “Repubblica Popolare Cinese”, pronti a commercializzare, in questi giorni di festività, prodotti potenzialmente non sicuri e molto pericolosi per la salute degli acquirenti che hanno portato al sequestro 77mila articoli di diverse tipologie, tutti di fabbricazione cinese.
Tra i tantissimi prodotti, non a norma, messi in vendita, in alcune attività della zona, giocattoli, articoli elettrici, bigiotteria e, in particolare, costumi, maschere e cappelli carnevaleschi, risultati privi di qualsiasi informazioni fondamentali relative alle etichette, alla composizione qualitativa ed al confezionamento senza indicazione delle informazioni in lingua italiana, della composizione merceologica, dell’importatore, del fabbricante, delle avvertenze e delle precauzioni d’impiego, come previsto dal cd. “Codice del Consumo” – D.Lgs. 206/2005).
Le violazioni accertate dai militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Policoro, guidati dal Comandante, Capitano Marco Cappetta, che hanno condotto l’operazione, sono state segnalate alla Camera di Commercio di Matera per l’irrogazione delle previste sanzioni pecuniarie che, complessivamente, prevedono da un minimo di 15.294 euro ed un massimo di 168.948 euro per la confisca e la distruzione dei prodotti sequestrati.
Rocco Becce
Direttore Editoriale