Dopo altri casi di cui ce ne siamo già occupati in queste ultime settimane, le richieste di aiuto di persone in gravi difficoltà continuano ad arrivare nella nostra redazione, sopratutto dalla Basilicata.
Tutto è partito soltanto da una semplice nostra disponibilità, oltre a problemi avuti non solo in famiglia, ma anche tra semplici conoscenti e amici, sopratutto negli ultimi mesi, ma anche per un servizio che vogliamo offrire alle fasce piu deboli che a volte non riescono a vivere serenamente o, forse, neanche a poter mangiare.
Sono persone sofferenti, povere che vivono in condizioni di grande disagio, disoccupate o con misere pensioni e tante bollette da pagare a fine mese.
Ma a chi interessano questi “soggetti”, questi numeri, sì, perchè per lo Stato si trattano soltanto di numeri e niente di più.
E, così, mentre i nostri cari politici, di qualsiasi area, riescono ad andare avanti, poverini, con stipendi che abbiamo vergogna anche soltanto a pronunciare, continuano a lanciare in tv e nelle piazze soltanto messaggi positivi e promesse mai mantenute, durante le loro campagne elettorali, mentre in tanti, in giro per l’Italia, fanno la fame, oltre ad avere un medico di famiglia che non può fare altro che prescrivere una ricetta per medicine anche da pagare, un ricovero in ospedale e in molti casi funerali costosissimi.
Ed oggi, venerdì 16 febbraio, tocca ad un invalido di Viggiano, Terra del petrolio, che non ha portato ricchezza proprio a nessuno, in questi ultimi anni e con la benzina, in Basilicata, la più cara d’Italia, grazie ad accordi politici che non si riescono ancora a capire molto bene e dove si sono spesi soldi per grandi inutilità e non per questioni legati al sociale, alla povertà o anche per la disabilità.
Questa storia, corredata di video e foto, ci ha toccato ancora una volta il cuore e sicuramente andremo avanti su tali tematiche e, quindi, per eventuali segnalazioni, potete inviare tutto sulla mail robexdj@gmail.com o su Messenger, mentre intanto occupiamoci di quest’altro triste caso che chissà come andrà a finire, forse bene, e lo speriamo vivamente, con un personale intervento della Total o del sindaco della città lucana, Amedeo Cicala, per quanto ci sembra, molto disponibile.
“Mi chiamo Giuseppe Zito, sono un portatore di handicap, costretto a vivere su una sedia a rotelle a causa di un ictus cerebrale che mi ha colpito nel 2009, quando abitavo in Piemonte, sono invalido al 100%, vivo in Basilicata, ho scritto al Prefetto di Potenza, Giovanna Cagliostro, al governatore della Basilicata, Marcello Pittella, all’amministrazione comunale di Viggiano, in provincia di Potenza, dove sono nato il 15 febbraio 1963 e risiedo dal 2014, in via Lungo Sant’Antonio Abate 13.
Lo scorso anno della mia situazione se ne è ooccupata la trasmissione “Indignato Speciale” di Canale 5, che ha inviato una sua troupe e mandato in onda un servizio, ma sino ad oggi nulla si è mosso e sono stato abbandonato da tutti, anche da chi, invece, dovrebbe tutelarmi in qualche modo.
Vivo insieme alla mia compagna Monica Turletti, 52enne, invalida anche lei al 75%, a causa di una rara malattia, collegata ad una sclerosi sistematica progressiva con artrosi deformate agli arti inferiori e trattata anche chirurgicamente, da come si evince da un certificato medico inviato alla vostra redazione, viviamo in una casa in comodato d’uso del mio defunto padre, con molteplici barriere architettoniche, tra cui una scala per poter accedere alla cucina e altri scalini per il bagno, neanche a norma per un portatore di handicap e basta vedere le foto e i video qui pubblicati.
Più di 4 anni fa, il vice sindaco di Viggiano, Giovanni Damiano, mi aveva promesso una casa senza barriere architettoniche, ma a tutt’ora resto ancora in attesa, in una graduatoria comunale con abitazioni non a norma per noi invalidi, e l’unica cosa che mi sono sentito dire è “case comunali non ne abbiamo”, oltretutto in questa struttura non vi è la soletta del tetto con copertura provvisoria che divide i travi dal tetto e, così, quando piove, l’acqua entra nella camera da letto.
Tutto questo l’ho fatto presente più volte ai servizi sociali del comune, senza mai avere alcuna risposta, anzi, mi hanno consegnato delle chilometriche carte da compilare per presentare una richiesta di rimborso spese, da anticipare di tasca mia, e questo per me non e assolutamente possibile, oltre ad aver invitato, inutilmente, il sindaco della città lucana, Amedeo Cicala a venire di persona a vedere come vivo, costretto su di una carrozzina, per chiedergli di farsi carico della grave situazione, forse neanche l’unica nella nostra comunità.
Le strade adiacenti all’abitazione, inoltre, non sono adatte al mio problema, infatti, in questi giorni a causa della neve, resto bloccato in casa e nessuno è passato sino ad ora a pulirle.
Questo è il mio ennesimo e disperato tentativo di aiuto che chiedo, tramite i social network, molto seguiti, e ringrazio pubblicamente Rocco Becce, proprietario della testata giornalistica “Robex News“, che seguo quotidianamente, per la sua disponibilità, e cercare in questo modo di poter avere una casa senza barriere architettoniche, che possa alleviare, perlomeno, le mie tante sofferenze quotidiane, e comunque grazie a tutti anticipatamente e distinti saluti da Giuseppe Zito”.
Rocco Becce
Direttore Editoriale