Dopo i tanti problemi affrontati già nelle scorse settimane, ne arrivano altri, da risolvere subito, per il leader del “Movimento Cinque Stelle” Luigi Di Maio.
Salvatore Caiata, presidente 47enne del “Potenza Calcio”, primo in classifica nel girone H della Serie D, “Lucano dell’anno 2017” per i suoi successi sportivi e candidato capolista alla Camera del M5s alle prossime elezioni, in Basilicata, nel collegio uninominale Potenza-Lauria, presentato ufficialmente lo scorso 29 gennaio durante un evento svoltosi nel Lazio, a Roma, risulta in queste ultime ore indagato per riciclaggio, in Toscana, dalla Procura della Repubblica di Siena.
Questo, dopo alcuni controlli eseguiti dai militari della Guardia di Finanza che, pare, dalle prime notizie giunte in redazione, nella mattinata di oggi, venerdì 23 febbraio, coinvolgano l’amato presidente del calcio lucano in una serie di passaggi, poco trasparenti, di alcune quote societarie di aziende e conti anche all’estero, dove, tra l’altro, sarebbe coinvolto Cataldo Staffieri, un imprenditore con il quale Caiata, in Toscana e Umbria, abbia chiuso in passato alcuni affari nel settore che riguarda proprio la ristorazione.
L’imprenditore lucano Caiata, inoltre, negli anni passati, si era occupato anche di sport, oltre che di ristorazione, dopo aver studiato, vissuto per tanti anni a Siena e deciso, infine, di ritornare nella sua Basilicata, da dove era partito in giovane età e dedicarsi ancora allo sport.
Nell’inchiesta, anche un’altro nome, Igor Bidilo, che si occupa di tecnologie informatiche e meccaniche, specializzato nell’affitto di aziende.
Sarà per le prossime ore, sicuramente un’altra “gatta da pelare” per il responsabile del M5s, Di Maio, per capire come doversi muovere in questo preciso momento e, ovviamente, c’è da chiedersi sopratutto del perchè, di questa indagine fatta filtrare alla stampa nazionale, soltanto a distanza di appena 9 giorni dal voto.
Rocco Becce
Direttore Editoriale