Ennesimo colpo duro alle attività illecite per vari reati da parte dei militari dell’Arma dei Carabinieri in Basilicata.
Un pregiudicato 38enne di origini pugliesi, colpito da un ordine di carcerazione emesso dalla Sezione Penale della Corte d’Appello di Lecce, è stato tratto in arresto in Basilicata, dai Carabinieri della Compagnia di Venosa, guidati dal Capitano Alessandro Vergine, eseguito in collaborazione con i militari della Stazione Carabinieri di Genzano di Lucania.
Il provvedimento è scaturito dalla condanna con sentenza definitiva emessa dall’Autorità Giudiziaria con cumulo pene per numerosi reati, tra cui tentato omicidio, lesioni personali, estorsione, violazione della normativa sugli stupefacenti, inosservanza dei provvedimenti, resistenza a Pubblico Ufficiale e violazione degli obblighi imposti da misura di prevenzione, commessi in Puglia tra il 2000 e 2017.
Al termine degli adempimenti di rito, l’uomo è stato tradotto presso la “Casa Circondariale Antonio Santoro” di Potenza, dove dovrà espiare la pena di anni 7 anni, 4 mesi e 29 giorni di reclusione.
Ad indagini concluse, i militari della Stazione Carabinieri di Lavello hanno deferito in stato di libertà 64 persone, di età comprese tra i 17 e 39 anni, per concorso nei reati di invasione di terreni ed edifici, danneggiamento, deturpamento ed imbrattamento di cose altrui.
L’attività investigativa, scaturita da controlli del territorio e da successiva autonoma attività informativa, ha permesso di acclarare che nelle campagne di Lavello, tra la serata del 18 ed il pomeriggio del 19 febbraio scorso, all’interno di un capannone industriale in disuso e di un annesso terreno di proprietà privata, si era svolto un “Rave Party”, dove avevano partecipato circa 200 persone provenienti anche da regioni limitrofe.
Gli accertamenti hanno, così, consentito di identificare 64 persone che, avendo aderito all’evento in questione, si erano illecitamente introdotte all’interno del terreno e dell’edificio, danneggiando quest’ultimo anche con la realizzazione di scritte e graffiti esclusivamente ornamentali, deturpando l’area circostante abbandonandovi bottiglie ed oggetti di vario genere.
Infine nel pomeriggio di oggi, sabato 24 febbraio, sempre i militari della Stazione Carabinieri di Lavello, nel corso di mirati servizi di controllo del territorio, hanno deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria un incensurato di 41 anni, originario di Melfi, ritenuto responsabile del reato di porto illegale di armi, controllato alla periferia del centro lucano alla guida di un’autovettura e trovato in possesso di un coltello a serramanico di genere proibito, lungo 19,5 centimetri con lama di 8,5 centimetri, arma sottoposta a sequestro penale.
Rocco Becce robexdj@gmail.com
Direttore Editoriale