In Basilicata, a Potenza, lo scorso mercoledì 14 marzo, nella sede della Prefettura, si era tenuta una riunione tecnica di coordinamento delle forze dell’ordine per esaminare la situazione dell’ordine e sicurezza pubblica in provincia, presieduta dal Prefetto Giovanna Cagliostro alla presenza del Questore della Provincia, Alfredo Anzalone, del Comandante Provinciale dei Carabinieri, il Colonnello Daniele Scardecchia, del Comandante Provinciale della GdF di Potenza, il Colonnello Gianluca Dinoi e dei sindaci delle città di Avigliano, Vito Summa, di Pietragalla, Nicola Sabina, di Savoia di Lucania, Rosina Ricciardi e di Pignola, Gerardo Ferretti e la risposta è arrivata ancora una volta per ciò che riguardano i reati predatori e in particolare i furti perpetrati negli ultimi tempi in diverse città lucane.
Infatti, un 36enne di Avigliano, durante una perquisizione effettuata nella propria abitazione è stato trovato in possesso di un arsenale di armi e munizioni ed è finito in manette e posto agli arresti domiciliari intorno alle ore 20.00 di ieri, giovedì 15 marzo.
Ad operare il fermo, i militari dell’Arma dei Carabinieri del Comando Stazione di Pietragalla, in collaborazione con i colleghi del Comando Stazione di Castel Lagopesole e della Compagnia di Intervento Operativo del 14° Battaglione Carabinieri “Calabria”, coordinati dalla Compagnia Carabinieri di Potenza, guidata dal Capitano Gennaro Cascone e dalla Compagnia Carabinieri di Acerenza, guidata dal Capitano Fausto Mazzotta, nell’ambito di un’operazione denominata “Periferie sicure”, disposta dal Comando Generale dei Carabinieri.
A casa dell’uomo, con precedenti di questo tipo e coinvolto già in un’altro fatto specifico, sono state rinvenute 3 armi da fuoco molto particolari e varie munizioni illecitamente detenute, tra cui un fucile da caccia cal. 12, smarrito e denunciato dal legittimo proprietario nel 2010; una pistola tascabile a 2 canne, la famigerata “Derringer”, arma tipica dei giocatori d’azzardo e dei bounty killers per la sua occultabilità e rapidità di impiego, di provenienza ignota, resa celebre nei film di western; una pistola semiautomatica di fabbricazione ungherese priva di matricola, modello “FEG P9” calibro 9 parabellum, arma da guerra micidiale, molto diffusa nei Paesi sovietici, all’epoca della guerra fredda e 121 cartucce da fucile e da pistola, in vari calibri.
Insomma, un’operazione che ha portato al ritrovamento di altre armi e all’arresto di una persona già conosciuta alle forze dell’ordine a tutela dei cittadini che hanno chiesto e ottenuto più tranquillità, grazie alla professionalità ed operatività sul territorio delle nostre forze dell’ordine, in questo ultimo caso ad opera dell’Arma dei Carabinieri.
Rocco Becce
Direttore Editoriale