Signora Graziella, lei è l’amministratrice del centro benessere spa “G&G Star Well”, abbiamo passato un’intera mattinata qui, e siamo rimasti sbalorditi dell’eccellenza che ha creato. Ci parla della sua storia professionale?
“Sono un’assistente di terapia che giovanissima, nel 1983, a soli 19 anni, è partita dalla Campania, da Nusco, provincia di Avellino, per trasferirsi al Nord nel Trentino Alto Adige, a Merano. Ero convinta di poter realizzare proprio lì le mie aspettative professionali nel mondo del benessere visto che nella mia realtà di origine, da poco colpita dal sisma, non c’era lavoro e non era diffusa, per quanto antichissima, la cultura e la pratica dei trattamenti spa. A Merano ho avuto la fortuna di conoscere il dott. Henri Chenot, padre del metodo che prende il suo nome, che subito mi prese a lavorare nel suo Dipartimento di Idrobiontologia affiancandomi alla signora Sigrid Auer, sua strettissima collaboratrice e coordinatrice dell’Espace Henri Chenot, prima a Villa Eden e poi nel Palace Hotel di Merano. È in quell’ambiente che ho approfondito e perfezionato, per oltre trent’anni, a diretto contatto con il maestro Chenot e sotto l’amorevole guida della Sigrid, finchè in vita, le tecniche di trattamento salus per aquam, in particolare l’idro-aroma-cromo-massaggio e l’idrofangogetto nonchè la conoscenza delle proprietà degli oli essenziali, dei phitofanghi, dei cataplasmi e di come usarli ed applicarli sui meridiani energetici corporei per conseguire una efficace detoxificazione e rigenerazione del corpo e garantire, così, un complessivo benessere della persona, il tutto secondo i principi Yin e Yang, ovvero dell’equilibrio tra opposti”.
Cosa offre il centro benessere e quali sono i prodotti che utilizzate?
“Premetto che “Star Bene” e “Far Star Bene” sono la filosofia del nostro centro benessere e le finalità dei nostri trattamenti spa perché ritengo che la ricerca dello star bene è un dovere non una opzione della persona e per questo occorre scoprire, o riscoprire, l’importanza ed il potere gratificante e rigenerante del sapersi prendere “cura” di se stessi quale viatico per rimanere giovani il più a lungo possibile e per invecchiare nel modo giusto mantenendo il proprio corpo e la propria mente in salute. Ciò detto, i trattamenti benessere spa – salus per aquam – che offriamo nel nostro centro benessere “G&G Star Well” sono trattamenti praticati secondo il metodo Chenot che sono noti ed apprezzati nel mondo del benessere e dello star bene internazionale. Consistono in trattamenti di idro-aroma-cromo-massaggio, idrofangogetto e massaggi con la tecnica della coppettazione. Più che prodotti, nei nostri trattamenti, utilizziamo ingredienti base molto semplici e rispettosi della natura e del suo equilibrio quindi delle forme vitali e della biologia, ingredienti naturali che rispondono al requisito della sostenibilità. Questi ingredienti, seppur semplici, sono assai potenti nello sprigionare le loro virtù purché miscelati, utilizzati ed applicati con equilibrio secondo i principi Yin e Yang. Abbiamo l’ingrediente “acqua”, l’ingrediente “piante officinali e fiori”, l’ingrediente “alghe” e l’ingrediente “argille”, grazie ai quali si ottengono pregiati oli essenziali e phitofanghi che sono i bioreattivi che utilizziamo nei trattamenti idro-aroma-cromo-massaggio, idrofangogetto e nella coppettazione. Nei trattamenti di idro-aroma-cromo-massaggio utilizziamo gli oli essenziali che insieme ai flussi d’acqua adeguatamente pulsati ed irraggiati con fasci di luce e colori dell’iride, operano un massaggio idraulico del corpo in grado di stimolare e ristabilire una corretta funzionalità del circolo linfatico ed il drenaggio delle tossine accumulate e cristallizzate nel corpo, quelle tossine che col tempo causano gonfiori, infiammazioni, dolori ed invecchiamento precoce delle cellule dei nostri tessuti ed organi. Nei trattamenti di idrofangogetto utilizziamo i phitofanghi Yin e Yang che sottoforma di cataplasmi vengono adeguatamente e specificatamente applicati lungo i meridiani energetici. La loro funzione è quella di stimolare e riattivare le risorse energetiche vitali endogene della persona e favorire il drenaggio delle tossine. All’applicazione dei cataplasmi segue, poi, l’idrogetto che consiste in un getto d’acqua che percorre i meridiani corporei e realizza un massaggio idraulico dinamico che va a completare la stimolazione e la riattivazione del circolo linfatico e quindi il drenaggio e l’espulsione delle tossine. Nei trattamenti di coppettazione utilizziamo gli oli essenziali e le coppette che, collegate ad un depressore pulsante a frequenza cardiaca, vengono posizionate sui nodi energetici e lungo i meridiani corporei laddove si accumulano e cristallizzano le tossine che sono responsabili di gonfiori, infiammazioni, dolori e di invecchiamento precoce delle cellule. Durante il massaggio pulsante, un contemporaneo massaggio manuale agevola e completa il drenaggio delle tossine facendole convergere verso le coppette che ne garantiscono l’espulsione permettendo la riattivazione del circolo linfatico sgombero, finalmente, da cristallizzazioni e ristagni di tossine. Mi preme puntualizzare, comunque, che i trattamenti salus per aquam non sono trattamenti sanitari o di cura nel senso clinico, medico o fisioterapeutico, ma trattamenti volti alla “cura ordinaria della persona” quindi trattamenti volti alla riattivazione e mantenimento delle risorse vitali endogene che permettono di conseguire un miglioramento dello stato complessivo di benessere e quindi della qualità della vita della persona. Una manutenzione e cura ordinarie della propria persona e non già un intervento straordinario necessario per patologie conclamate di carattere medico. In buona sostanza, i trattamenti spa “salus per aquam“ rappresentano la sintesi di varie filosofie che hanno individuato e stigmatizzato, nei secoli, gli stili di vita e le abitudini salutari più opportune da praticare per star bene. Da una lato il pilastro della filosofia latina della “mens sana in corpore sano” con i trattamenti termali e dall’altra il pilastro della filosofia orientale dello Yin e Yang con i trattamenti a base di oli essenziali, di phitofanghi e di cromie della luce. Queste filosofie comportamentali hanno portato ad affermare il grande potere rigenerante dell’acqua e ad individuare nei trattamenti “salus per aquam“ il mezzo per riequilibrare corpo e mente e per far realizzare alla persona che l’invecchiamento non è solo una ineluttabile regola naturale del vivere biologico, che inizia già con il nascere dell’individuo, ma un processo in cui l’individuo, lunghezza dei telomeri a parte, ha la facoltà di scegliere come utilizzare la propria energia psicofisica, la propria “carta di credito biologica”, che va usata senza sciuparla o dissiparla inutilmente, ad esempio con lo stress, realizzando che la stanchezza e l’invecchiamento precoce sono l’effetto di congestione organica e psichica dovute all’accumulo di tossine prodotte non solo da una cattiva alimentazione e da stili di vita insani, ma anche, e fortemente, dalla perdita di equilibrio tra mente, inconscio e corpo fisico dovuta alla mancanza di cura di se stessi. Infatti, i trattamenti “salus per aquam“ aiutano a fare propria una visione globale del nostro corpo affinchè possiamo realizzare quanto siano importanti la sua forma e la sua estetica ma anche quanto sia necessario non sciogliere lo stretto legame che unisce mente, inconscio e corpo fisico e quanto sia efficace, importante, gratificante e rigenerante il sapersi prendere “cura” di se stessi per rimanere giovani il più a lungo possibile ed invecchiare nel modo giusto mantenendo il proprio corpo e la propria mente in salute. In sintesi i trattamenti “salus per aquam“ aiutano a scoprire come “vivere meglio, più a lungo e nelle migliori condizioni” e come conseguire quel magico equilibrio tra mente, inconscio e corpo fisico che fanno emergere la vera bellezza che realizza la relazione “kalos kai agathòs”, ovvero “bello è anche buono”, a dimostrazione per contrario e a chi non volesse crederci basta rivedere il film di Ettore Scola “Brutti sporchi e cattivi”, e, dulcis in fundo, nella struttura abbiamo predisposto anche uno spazio che sarà dedicato alla cultura, dove si potranno presentare su richiesta eventi di ogni genere”.
Non le manca il mondo ed il modo di vivere di Merano, la bellezza del Trentino Alto Adige ed il fatto che sia frequentata da tanti personaggi importanti del jet set internazionale intorno ai quali gira l’economia?
“Quando si parla di quei posti o quando e si vedono i servizi giornalistici, chiunque resta affascinato dalla bellezza e dall’efficienza di quelle comunità, dalla bellezza delle Dolomiti, dei mercatini lungo il Passirio, dalle note Terme, dei luoghi romantici percorsi, vissuti ed amati dalla Principessa Sissi, dai fiori delle aiuole lungo le passeggiate, dalla birra, dallo speck, dalle mele, dai castelli, dai famosi masi di Merano, ai campi da sci di “Merano 2000“. Certamente sono posti bellissimi, non c’è dubbio, ma anche qui, in Basilicata, non mancano le bellezze, abbiamo anche qui le Dolomiti, i castelli, anzi i castelli Federiciani, gli scavi archeologici preromani e dell’antica Roma, la Magna Grecia, parchi naturalistici bellissimi, un’enogastronomia mediterranea di pregio, il mare a pochi chilometri da scegliere tra Jonio e Tirreno, oltre a Matera, la città dei Sassi, Maratea, la Perla del Tirreno e tanti altri borghi bellissimi da visitare ed apprezzare e, quindi, ritengo niente in meno del Trentino Alto Adige. Circa il modo di vivere, qualcosa mi manca. Mi manca la reattività positiva di Merano, qui è un pò tutto più rallentato, dalla burocrazia al riconoscimento del saper fare altrui. C’è più lentezza nel riconoscere le iniziative e le emancipazioni e prevalgono sentimenti negativi quali l’invidia e la diffidenza tra operatori e la tendenza a dividersi anzichè unirsi per fare squadra ed offrire servizi integrati di qualità in grado di attrarre e soddisfare sia la domanda interna che i turisti. Realizzo a distanza di anni che al Sud sopravvive ancora, tra la gente, l’abitudine di criticare le iniziative senza nemmeno conoscerle, sopravvive la tendenza a non fare e a non apprezzare le iniziative intraprese dagli altri se non dopo che qualcuno in vista lo abbia fatto prima o ne abbia parlato bene. Non so, sinceramente, se questo è un fatto di insicurezza atavica, o altro, ma questo è, purtroppo. Circa poi il fatto che Merano sia frequentata da tanti personaggi importanti del jet set internazionale è vero anche questo, ma l’assicuro che nel nostro piccolo ci stiamo adoperando a che ciò possa essere anche nella nostra realtà potentina. Nei tantissimi anni trascorsi nell’Espace Henri Chenot, ho conosciuto molti personaggi famosi come confermano le foto esposte al nostro centro benessere, da Dalla a Ramazzotti, Zidane, oltre a tanti divi dello spettacolo, e continuo ad intrattenere, chiaramente con quelli in vita, cordiali rapporti di amicizia e stima ed in virtù di ciò ho rivolto loro l’invito a venire a conoscere il nostro centro benessere spa e a scoprire anche le bellezze della nostra regione, i suoi attrattori turistici, enogastronomici, naturalistici, culturali e storici perchè davvero meritano di essere apprezzati e conosciuti nel mondo. Alcuni di questi VIP hanno già colto l’invito e per garantire loro non solo i trattamenti spa che ben conoscono ed apprezzano, ma anche la possibilità di trattenersi per conoscere le bellezze della Basilicata, abbiamo individuato dei percorsi turistici incentrati sugli attrattori di pregio e lungo questi percorsi ci siamo premurati di creare una rete di servizi di accoglienza selezionando operatori affidabili e seri di alberghi, agriturismi, oltre a guide turistiche. Certo, questo sforzo spetterebbe all’azienda di promozione turistica, ma per quanto sopra detto e per non rischiare di indirizzare i nostri pregiati ospiti verso operatori non affidabili e non professionali, abbiamo dovuto fare di necessità virtù e dopo aver chiesto aiuto alla azienda di promozione turistica, che per altro non ha accolto l’istanza di annoverare il centro benessere tra i servizi al turismo della nostra regione, ci siamo rimboccati le maniche ed abbiamo creato noi una rete di servizi di accoglienza adeguata al caso ed agli ospiti che abbiamo invitato. In conclusione, quindi, anche qui contiamo che possano arrivare personaggi del jet set che con l’occasione di fare i trattamenti benessere spa nel nostro centro, conosceranno la Basilicata e così non dico che potrà colmarsi il divario con la realtà dell’Alto Adige, ma per lo meno si potrà avviare un processo virtuoso di attenzionamento basato sul passa parola positivo tra questi VIP nei loro ambienti”.
Ora ci tolga una curiosità. Perchè ha deciso, vista la sua realizzazione ed esperienza professionale di ritornare al Sud ed aprire proprio qui un centro benessere?
“Rispondo subito, confidando che non si metta a ridere. Ho deciso di lasciare, dopo tanti anni e tante soddisfazioni professionali ed umane, la città di Merano, soltanto per amore, amore per Giuseppe, il mio uomo, perchè avendolo conosciuto ho ritenuto giusto che dopo tanti anni, e dopo aver visto mio figlio realizzare felicemente una sua bella famiglia e regalarmi due bellissime nipotine, fosse arrivato il tempo di pensare alla mia vita affettiva. Vivendo a Potenza, in un’ora circa, posso raggiungere facilmente la mia città natale per ritrovare i miei cari e gli amici di infanzia. Non ultimo, a completamento del mio percorso di crescita professionale, ho sentito il bisogno di mettere a frutto qui, nel nostro Sud, il bagaglio di saperi e saper fare che ho appreso e perfezionato al Nord in tanti anni ed offrire anche qui al Sud quello che altrove apprezzano da sempre e che qui non c’era”.
Un’ultima domanda. Oggi si fa un gran parlare degli incentivi “Resto al Sud” per evitare la fuga dei giovani ed agevolare il rientro dei giovani nel nostro Sud, lei cosa ne pensa a riguardo?
“Chi più di me può fare un plauso a questa iniziativa atteso che da giovanissima sono andata via dal Sud e ci ritorno dopo oltre 30 anni. Penso che è una cosa giusta e opportuna per il futuro di tanti giovani per evitare che il Sud perda sempre più energie e si spopoli sempre di più per carenza di lavoro per quanto sia ricchissimo di tante risorse. Penso che la mia scelta di ritornare qui possa, se conosciuta, far riflettere tanti giovani e spingerli a cogliere questa opportunità nella speranza però che chi amministra e la politica si rendano conto che affinchè questa iniziativa “Resto al Sud” possa avere successo, oltre agli incentivi, occorre assicurare una radicale inversione di direzione da parte di coloro che sono preposti a rilasciare permessi, autorizzazioni, nulla osta vari e tutti coloro che sono preposti a promuovere le attività del Sud, dalle agenzie istituzionali di promozione ai media tutti”.
Rocco Becce
Direttore Editoriale