A seguito di alcuni post apparsi nei giorni scorsi sul social network più famoso al mondo, Facebook, e di alcuni commenti, sul profilo della Consigliera di Parità della Regione Basilicata, Ivana Enrica Pipponzi, il sindaco di Vietri di Potenza, Christian Giordano, nella giornata di oggi, martedì 17 aprile, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Potenza una querela nei confronti della Consigliera, come già anticipato in altri due comunicati stampa inviati in redazione nei giorni scorsi.
“Crediamo – si legge in questa ultima nota stampa a firma del Gruppo consiliare di maggioranza “Vietri Nova” – che la Consigliera Pipponzi sia andata oltre, addirittura istigando alla violenza e ci chiediamo se una Consigliera di Parità che rivesta un ruolo istituzionale possa rivolgersi nei confronti di un sindaco in questo modo, e se un pubblico ufficiale, possa istigare addirittura alla violenza ergendosi a “capo-clan” e non può avallare atteggiamenti lesivi nei riguardi di pubblici amministratori”.
“Più volte nei suoi interventi ha ribadito di essere un pubblico ufficiale, ma non abbiamo mai visto un pubblico ufficiale esprimersi in questo modo”.
“Il suo ruolo è anche quello di ridurre le disparità e gli episodi di discriminazione, e per questo non può assolutamente fomentare odio e addirittura violenza”.
“I post apparsi su Facebook sono minacciosi, offensivi e diffamatori ed è proprio per questo che il sindaco ha deciso oggi di presentare una querela in Procura”.
Il tutto è scaturito dopo che il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata, nella giornata del 4 aprile, a Potenza, ha depositato la sentenza in cui ha affermato che “anche i comuni con meno di 3mila abitanti devono rispettare, nella composizione della giunta, la c.d. parità di genere”.
Ha annullato, quindi, il decreto sindacale n. 4391 del 23.6.17 di nomina di due assessori, entrambi di sesso maschile.
Il T.A.R., ha accolto, così, il ricorso presentato da un’elettrice del comune di Vietri e dalla Consigliera di Parità della Regione Basilicata, Ivana Pipponzi, difese dall’avvocato Clemente Delli Colli, sul presupposto che, laddove non sia possibile procedere alla nomina di un assessore di genere femminile anche nei comuni con popolazione inferiore a 3mila abitanti, sia necessario compiere un’approfondita istruttoria e fornire un’adeguata motivazione, cosa non giudicata sussistente nella fattispecie.
La sentenza, almeno in Basilicata, è la prima su un tema così delicato che, sopratutto nelle ultime settimane è stata al centro della discussione politica e anche, ovviamente, sul social network Facebook, proprio dopo una nuova nomina fatta in consiglio comunale alcuni giorni fa a Vietri di Potenza, dal giovane sindaco del M5s, Christian Giordano, una storia seguita dall’avv. Alessandro Singetta, difensore del Comune.
Rocco Becce robexdj@gmail.com
Direttore Editoriale