Grazie alle molteplici e qualificate attività di controllo territoriale dell’Arma ed al monitoraggio di alcune persone ritenute di interesse operativo nell’ambito di un tessuto areale caratterizzato da un costante controllo della criminalità localmente insediata, attivato dalla Sezione Operativa del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma, nella mattinata di ieri, giovedì 17 maggio, è stato identificato un produttore di documenti falsi e scoperto un laboratorio clandestino situato in Campania.
Si trovava a Napoli, in uno dei tanti edifici che compongono il centro direzionale ed era stato allestito dal 64enne campano di Afragola, Vincenzo Cormio, “esperto” del settore, con precedenti di Polizia correlati alla produzione e al traffico di documenti identificativi e valuta falsa che dopo le formalità di rito è stato tratto in arresto e posto ai domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’irruzione dei militari nel laboratorio “super allestito” è avvenuta alle ore 11.30 circa, ha consentito l’intervento operativo, mentre si stava per effettuare l’ennesima consegna, questa volta di una patente di guida, appena prodotta in favore di un cittadino italiano, un’operazione che ha portato al sequestro del seguente materiale:
– 49 carte di identità in bianco false valide per l’espatrio, di cui 1 compilata con i dati anagrafici;
– 1 carta di identità elettronica falsa senza dati anagrafici;
– 7 carte di identità valide per l’espatrio oggetto di furto presso i comuni di Spinaceto (Roma) e Maddaloni (Caserta) con i numeri contraffatti;
– 5 patenti di guida false senza dati anagrafici;
– 2 patenti false compilate con dati anagrafici;
– 2 codici fiscali falsi;
– 60 supporti plastici con microchip per la falsificazione di carte di identità elettroniche, tessere sanitarie;
– 298 supporti plastici senza microchip per la falsificazione di patenti di guida;
– 1 punzone per realizzazione timbro a secco del comune di Roma;
– 5 timbri a secco del comune di Roma;
– materiale informatico e sofisticate attrezzature specifiche per la produzione di falsi documenti di identità.
L’allestimento del laboratorio clandestino, organizzato con i dispositivi tecnici posti sotto sequestro, consentiva di poter vendere documenti falsi, di ottima qualità, a prezzi ritenuti particolarmente accessibili per circa 500 euro ognuno, costo variabile in funzione della complessità del documento da riprodurre e dell’identità del destinatario.
“Al fine di evidenziarne la pericolosità del fenomeno criminoso del falso documentale – si spiega in una nota stampa inviata in redazione dal Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma – si ritiene opportuno rilevare che le recenti strategie di contrasto al terrorismo internazionale e al fenomeno dell’immigrazione clandestina, attuate in varie parti del mondo, hanno portato alla luce l’utilizzo di documenti d’identità falsi prodotti, proprio, in Campania e per tale ragione il Comando Specializzato ha accentuato l’attività info-investigativa inerente a questo specifico settore che rispecchiano le strategie individuate da “EUROPOL”, con la quale è in corso una sinergica cooperazione internazionale”.
Rocco Becce
Direttore Editoriale