In Basilicata, durante un controllo effettuato nelle località “Vallone del Milo”, agro di Salandra, e “Fosso Azzoppaturo”, agro di Garaguso, nel cantiere di una ditta che realizzava un’infrastruttura, i Carabinieri Forestali del NIPAAF (Nucleo Investigativo Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale) di Matera e delle Stazioni di San Mauro Forte e Salandra, hanno accertato una gestione di rifiuti non autorizzata.
I lavori interessavano un’area vincolata idrogeologicamente e paesaggisticamente, ed è stata usata la TOC (Trivellazione Orizzontale Controllata), una tecnica che riduce notevolmente gli scavi in quelle zone soggette a vincolo, evidentemente instabili.
Nella porzione di cantiere dove è stata eseguita la trivellazione vi erano due vasche in terra battuta, utilizzate come deposito temporaneo per i rifiuti provenienti dal ciclo di lavorazione.
Dalla quantificazione dei liquidi e solidi palabili sul fondo, con l’ausilio di appositi strumenti topografici, è emersa una eccedenza di 38 mc. di rifiuti speciali non pericolosi rispetto alla quantità consentita per legge per il deposito temporaneo che è di 30 mc., di cui solo 10 mc. possono essere costituiti da rifiuti pericolosi.
Il concetto di “deposito temporaneo di rifiuti” presenta dal punto di vista ambientale una rilevanza non trascurabile in quanto, precedendo la gestione dei rifiuti vera e propria, se non correttamente gestito, può essere fonte di impatti ambientali significativi.
Allo scopo di eliminare le contravvenzioni accertate ed evitare il sorgere di situazioni di pericolo, i Carabinieri Forestali hanno prescritto alla ditta esecutrice dei lavori di smaltire, in idoneo impianto di smaltimento, i rifiuti presenti nelle vasche di contenimento.
Il Direttore tecnico è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per gestione di rifiuti non autorizzata, come informa una nota stampa inviata dal Comandante, Col. Francesco Alberti del Gruppo Carabinieri Forestale Matera.
Rocco Becce robexdj@gmail.com
Direttore Editoriale