I Carabinieri della Compagnia di Matera, coadiuvati nella fase esecutiva dai Carabinieri della Compagnia di Milano Porta Magenta, a termine di una consistente attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Matera, diretta dal dott. Pietro Argentino, nella mattinata di oggi, venerdì 15 giugno, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, a carico di un 44enne rumeno, che viveva a Matera, che per motivi di salute, si trovava ricoverato presso una struttura sanitaria a Milano, ritenuto responsabile di avere indotto una ragazzina, per diversi anni, a subire atti e rapporti sessuali, già dall’età di 8 anni.
Coinvolta in questa triste vicenda, una ragazzina di 15 anni che dall’età di 8, inconsapevole di quanto le accadeva, è stata spinta ad intrattenere rapporti di natura sessuale con il convivente della propria madre di 44 anni.
L’uomo, approfittando dei lunghi periodi di assenza della sua convivente per motivi di lavoro ha incominciato a rivolgere le proprie attenzioni morbose nei confronti della minorenne, costringendola a guardarlo mentre si masturbava e con il passare dei mesi ad avere attenzioni sempre più morbose e con la madre distante terrorizzata dall’uomo violento.
I rapporti sessuali si consumavano all’interno dell’abitazione di residenza, spesso anche quando la madre dormiva e l’uomo si trovava spesso nel letto matrimoniale anche con la ragazzina.
L’uomo nel tempo ha incominciato anche a manifestare una forma di gelosia morbosa nei confronti della minorenne, considerandola come se fosse a tutti gli effetti la propria fidanzatina tanto che quando è venuto a sapere che aveva intrapreso una relazione sentimentale con un suo coetaneo, ha incominciato a farle delle pesanti scenate di gelosia, che in più di qualche occasione si sono trasformate in vere e proprie violenze sino ad arrivare ad aggredirla e ferirla.
La vittima, ormai stanca e provata di quanto subito nel corso degli anni, realizzato quanto accadutole e sopratutto, di non avere nessun punto di riferimento, neanche quella della propria madre, insieme ad alcune amiche di scuola e con l’aiuto decisivo di una sua insegnante è riuscita lo scorso mese di maggio a trovare la forza di denunciare quanto accadutole negli anni ai Carabinieri della Stazione di Matera.
I militari, ricevuta la segnalazione della vicenda, hanno avviato le attività investigative anche grazie alla professionalità fornite dal personale dell’Ufficio Socio – Assistenziale del Comune di Matera, sono riusciti a raccogliere gli elementi indiziari, sulla scorta dei quali, l’Autorità Giudiziaria, condividendo le risultanze investigative, ha emesso il provvedimento restrittivo.
La minorenne, considerata la grave situazione che l’ha coinvolta, venutasi a creare in seno al proprio nucleo familiare che più di tutti avrebbe dovuto proteggerla, sarà trasferita presso una struttura protetta, dove potrà riprendere, finalmente, una vita normale e noi tutti, questo, lo auguriamo veramente di cuore.
Rocco Becce robexdj@gmail.com
Direttore Editoriale