In Puglia, a Taranto, a seguito di indagini condotte dalla Polizia di Stato, dirette dalla locale Procura della Repubblica, titolare del fascicolo il Sost. Proc. Enrico Bruschi, e condotte da personale della Polizia di Stato -Squadra Mobile – Sezione Antidroga, all’alba di oggi, venerdì 14 settembre, è stata data esecuzione ad un’ordinanza applicativa di dodici misure cautelari personali, 11 di custodia cautelare in carcere ed una degli arresti domiciliari, nei confronti di altrettante persone di Taranto, indiziati, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di droga, di tipo cocaina, eroina, hashish e marijuana.
Nel corso dell’operazione, denominata “Bazar“, sono stati sequestrati 250 grammi di sostanza stupefacente tra hashish, cocaina ed eroina, la somma di 5mila euro, provento dell’illecita attività di spaccio, oltre a tutto il materiale necessario per il confezionamento della droga.
Uno dei destinatari della misura cautelare è stato rintracciato ed arrestato nelle Marche, ad Ancona grazie alla collaborazione della Squadra Mobile del capoluogo marchigiano.
L’indagine trae origine da una perquisizione eseguita dalla Squadra Mobile lo scorso 2 gennaio in una viuzza della città vecchia, ad esito della quale veniva denunciato a piede libero, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio uno degli odierni destinatari di misura cautelare, sorpreso in possesso di un discreto quantitativo di hashish, da cui si sarebbero potuti ricavare potenzialmente oltre 300 dosi singole, di materiale vario per il confezionamento e di appunti manoscritti con conteggi relativi all’attività di spaccio.
Ritenuta fondata l’ipotesi dello svolgimento da parte del predetto soggetto di una consistente ed incessante attività di spaccio, si è proceduto ad una mirata attività di monitoraggio, mediante ausilio di telecamere occultate nella zona interessata.
L’attività di indagine ha da subito dimostrato come il suddetto vicolo è stato nel tempo trasformato in un vero e proprio “bazar”, con un flusso costante di individui che vi si recavano ad ogni ora del giorno e della notte per l’acquisto di eroina, cocaina, hashish e marijuana.
Lo spaccio veniva attuato parallelamente e/o alternativamente attraverso le finestre di tre distinte abitazioni, tutte di pertinenza degli indagati, in alcuni casi calando il cestino da un balcone sito al primo piano.
Centinaia le riprese video che hanno consentito di cogliere gli attimi in cui avvenivano le rapide cessioni e di riprendere gli acquirenti mentre afferravano involucri in plastica contenenti lo stupefacente lanciati dalle finestre o consegnati attraverso locali comunque protetti da inferriate e da porte blindate, involucri che venivano occultati nelle calze, in bocca o addirittura nel cappottino di un cane.
È stata rilevata anche la presenza di vedette deputate a vigilare costantemente la zona, onde segnalare l’eventuale presenza di forze dell’ordine o più semplicemente indirizzare gli acquirenti verso la postazione di spaccio di volta in volta attiva, o ancora prelevare direttamente le dosi di droga da consegnare, in particolare, nelle fasi di passaggio da una postazione all’altra, generalmente tra il pomeriggio e la notte, e poi ancora all’alba, allo scopo di non lasciare mai insoddisfatto il flusso costante di tossicodipendenti alla ricerca di dosi.
Le risultanze acquisite nel periodo di indagine hanno consentito di quantificare le cessioni in un numero pari o superiore al centinaio al giorno, per un peso complessivo non inferiore ai 200 grammi.
Il “punto vendita” offriva sostanze stupefacenti di vario tipo in grado di soddisfare ogni gusto ed esigenza degli acquirenti che provenivano quotidianamente da luoghi distanti dall’abitato di Taranto e dai centri di Grottaglie, Monteiasi, Sava, Laterza e Mottola e anche dalla provincia di Potenza, da quella di Brindisi, Francavilla Fontana, Bari e Putignano.
L’attivita illecita degli indagati è continuata senza interruzione, anche a fronte del sospetto, prima, e del rinvenimento, poi, della telecamera installata dagli investigatori.
Questi sono i nomi degli arrestati:
Calderone Antonio (27 anni);
Carucci Antonio (20 anni);
De Pane Francesco (41 anni);
Di Fiore Icilio (44 anni);
Faraone Vincenzo (65 anni );
Faraone Antonio (28 anni);
Faraone Antonio (34 anni);
Galileo Ignazio (32 anni) già detenuto;
Labonia Christian (42 anni) rintracciato ad Ancona;
Peluso Vincenzo (42 anni);
Secci Pietro (28 anni);
Tarantino Romeo (29 anni).
Rocco Becce
Direttore Editoriale