A distanza di alcuni giorni, ancora non siamo riusciti a capire bene cosa abbia scatenato l’ira di un 22enne, originario della Nigeria, soggiornante in Italia, arrestato lo scorso 20 settembre in Basilicata, a Matera, dalla Polizia di Stato, per violenza, resistenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e porto in luogo pubblico di strumenti atti ad offendere.
Due auto della Squadra Volante della Questura del capoluogo lucano, a seguito di diverse segnalazioni giunte nel primo pomeriggio al numero di emergenza 113, sono intervenute a Parco del Castello, dove all’interno di un cantiere per l’allestimento del palco per una serata di spettacolo si era introdotto lo straniero, danneggiando le infrastrutture.
All’arrivo di una delle Volanti l’uomo si è subito diretto verso gli agenti imbracciando un bastone in legno con il quale ha colpito il veicolo di servizio distruggendo uno specchietto retrovisore, da come si evince dal video-audio della Questura di Matera da noi pubblicato.
C’è stato poi un corpo a corpo del giovane con uno degli agenti, e dopo aver tentato una breve fuga è stato bloccato e portato negli uffici della Questura.
Dopo le procedure di identificazione il giovane, con precedenti di Polizia per furto ed altri reati, è stato condotto presso il carcere della città dei Sassi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre, intanto, il poliziotto rimasto ferito nella colluttazione e medicato in ospedale ha riportato lesioni guaribili in sei giorni.
Rocco Becce
Direttore Editoriale