Oltre un milione di sequestri di sostanze illecite, vengono eseguiti annualmente in Europa, per la maggior parte si tratta di piccole quantità di droga confiscate ai consumatori, nonostante le partite di diversi chilogrammi di droga sequestrate a trafficanti e produttori rappresentino un’ampia percentuale della quantità complessiva di stupefacenti rinvenuta dalle varie forze dell’ordine.
Da alcuni dati, la droga, di tipo cannabis, con il 70% dei sequestri effettuati in Europa, è la sostanza confiscata con maggiore frequenza.
Al secondo posto, con il 9%, troviamo la cocaina, una volta la droga dei ricchi, che occupa il secondo posto, seguita al 5% dalle amfetamine ed eroina e al 2% dall’MDMA.
In Italia, la spesa per il consumo di sostanze stupefacenti sul territorio nazionale è stimata in circa 14 miliardi di euro, di cui il 43% attribuita al consumo di cocaina e più di un quarto all’utilizzo di derivati della cannabis ed è ripartita tra cocaina, al 43%, cannabis, 28,2%, eroina, 16,2% e altre sostanze sintetiche al 12, 7%.
Secondo quanto evidenziato dalle elaborazioni preliminari dell’indagine IPSAD 2017, si stima che in Italia circa una persona su tre, il 33,5%, di età compresa tra i 15 e i 64 anni abbia utilizzato almeno una sostanza psicoattiva illegale nella vita e circa una persona su 10, il 10,3%, ne abbia fatto uso nell’ultimo anno.
Intanto, per combattere questa piaga ed altri che colpisce sopratutto tanti giovani collegati ad altri crimini, all’alba di questa mattina, giovedì 4 ottobre, i Carabinieri del Comando Provinciale di Matera e del ROS di Potenza, insieme al personale della Polizia di Stato delle Questure di Potenza e Matera e al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Matera, hanno eseguito 22 perquisizioni domiciliari con il ritrovamento di droga e armi ed un’ordinanza di custodia cautelare richiesta dalla D.D.A. (Direzione Distrettuale Antimafia) di Potenza ed emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale nei confronti di 25 persone, una vive a Pignola, a pochi chilometri da Potenza, di età compresa tra i 28 e 55 anni, ritenute, a vario titolo, responsabili di aver fatto parte di 3 associazioni malavitose.
Erano tutte operanti lungo il litorale jonico lucano, di cui una, di stampo mafioso e dedita al racket delle estorsioni ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, era guidata da Gerardo Schettino, un ex Carabiniere 53enne, finito in manette per la prima volta nell’anno 2004 e le altre 2, denominate rispettivamente “Gruppo Russo” e “Gruppo Donadio”, attive sopratutto nel traffico e lo spaccio di droga.
In particolare, la sostanza stupefacente più venduta era di tipo cocaina e hashish, quella che molto probabilmente arriva anche a Potenza e dintorni.
I reati, contestati agli indagati, sono di associazione per delinquere di stampo mafioso e associazione finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, incendio e danneggiamento, minaccia aggravata ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, detenzione e porto illegale di armi, tentato omicidio e lesioni personali e trasferimento fraudolento di valori, aggravato dalla finalità di agevolarne il sodalizio mafioso.
L’operazione, per la quale sono stati impegnati centinaia di militari, tra cui 170 Carabinieri, 100 agenti della Polizia di Stato e 60 Baschi Verdi della Guardia di Finanza, in collaborazione di Unità cinofile e il supporto di un elicottero, ha interessato la Basilicata con le province di Matera e Potenza, la Puglia, con le città di Bari, Lecce e Foggia, la Lombardia, con Milano e la Campania, con Salerno.
Maggiori dettagli sull’operazione con le indagini tutt’ora in corso e possibili ulteriori sviluppi nei prossimi giorni, sono stati forniti nel corso della conferenza stampa, che si è svolta intorno alle ore 11.30 di oggi, presso la Procura della Repubblica di Potenza, al quarto piano del Palazzo di Giustizia del capoluogo lucano, in via Nazario Sauro.
Ad illustrare ciò avvenuto poche ore prima, ai numerosi operatori dell’informazione presenti, il Procuratore Capo, dott. Francesco Curcio, il Sostituto Procuratore della D.D.A., Gianfranco Donadio, da qualche giorno nominato Capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro, i Sostituti Procuratori di Potenza, dott.ssa Laura Triassi e la dott.ssa Anna Gloria Piccininni, dove erano anche presenti il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Matera, Tenente Colonnello Samuele Sighinolfi, il Comandante dei Carabinieri del ROS di Potenza, Maggiore Francesco Antico, il Colonnello della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Matera, Domenico Tatulli, il Comandante della Compagnia delle Fiamme Gialle di Policoro, Capitano Marco Cappetta, il Vice Questore Aggiunto e Capo della Squadra Mobile della Questura di Matera, dott. Fulvio Manco e il Capo della Squadra Mobile della Questura di Potenza, dott. Giuseppe Pontecorvo.
Come spiegato nell’incontro di questa mattina, il tutto è potuto avvenire grazie al prezioso lavoro svolto dalle forze dell’ordine, mediante un’attività investigativa sviluppatasi in intercettazioni telefoniche, pedinamenti, perquisizioni, sequestri e arresti in flagranza di reato, che ha, potuto, così, evidenziarne l’esistenza, sul versante jonico della Basilicata, in provincia di Matera, di una realtà criminale di eccezionale pericolosità che ha sviluppato un’autonoma capacità di intimidazione e di comando criminale del territorio, inducendo un clima di omertà sui cittadini e gli stessi colpiti dal racket dove, però, le forze dell’ordine tenevano tutto sotto controllo ed ora, finalmente, hanno restituito speranza ad un territorio di una regione che sino a ieri sembrava abbandonata da tutti.
Nel corso dell’attività di indagine, dove il fenomeno, sviluppatosi per anni, si era profondamente radicato nei territori interessati, sono stati complessivamente sottoposti a sequestro, in diversi momenti, circa 7 chili di sostanza stupefacente di tipo cocaina, hashish, eroina e marijuana.
Inoltre, sono stati individuati alcuni degli investimenti del clan Schettino, con la sua base a Scanzano Jonico, in provincia di Matera, locali, fabbricati, terreni, naturalmente intestati a presta-nomi, che oggi, finalmente, sono stati sottoposti a sequestro.
Questi i nomi, forniti dalla Procura di Potenza, dei presunti indagati nell’inchiesta, 12 condotti in carcere e 13 sottoposti agli arresti domiciliari.
GRUPPO SCHETTINO
Schettino Gerardo (carcere) Porcelli Domenico (carcere), Lo Franco Nicola (carcere), Marino Domenico (carcere), Bruno Giovanni (carcere), Puce Michele (carcere), Poci Maurizio Sandro (carcere), Lopatriello Mario (carcere), Di Domenico Piero (carcere), Montano Maria (domiciliari), Nicoletti Francesco (domiciliari), Schettino Giuseppe (domiciliari), Cirelli Giuseppe (domiciliari), Tucci Giuseppe (domiciliari), Latronico Giuseppe (domiciliari) e Leone Marco (domiciliari).
GRUPPO RUSSO
Russo Rocco (carcere), Russo Francesco (carcere), Nuzzo Donatello (domiciliari), Fusco Antonio Donato (domiciliari), Melziade Silvano (domiciliari) e Grassano Pietro (domiciliari).
Gruppo DONADIO
Donadio Leonardo Salvatore Gianluca (carcere) e Renna Michele (domiciliari), oltre ad un’altra persona che risulta non destinataria di alcuna misura cautelare ed è per questo che non abbiamo pubblicato il suo nome.
Rocco Becce
Direttore Editoriale