Ennesimo arresto in Basilicata, eseguito dagli agenti della Squadra Mobile di Matera, guidata dal Vice Questore Aggiunto, dott. Fulvio Manco.
Nel corso di alcune perquisizioni effettuate nei giorni scorsi, durante la cattura delle 25 persone eseguite nell’ambito di un’operazione coordinata dalla D.D.A. (Direzione Distrettuale Antimafia) di Potenza, in flagranza di reato, per detenzione illecita di sostanze stupefacenti, è finito in manette e posto agli arresti domiciliari, Giuseppe De Padova, pregiudicato 40enne, residente nella città lucana di Scanzano Jonico, in provincia di Matera.
L’uomo, si trovava già in regime di detenzione domiciliare e nel corso di una perquisizione, effettuata dagli agenti della Questura di Matera, in collaborazione con gli agenti della Squadra Mobile di Potenza, del Commissariato di P.S. di Policoro, del Reparto Prevenzione Crimine Lucania e l’ausilio di un’Unità cinofila, nella sua abitazione è stato trovato in possesso di 4,58 grammi di droga, di tipo cocaina e di 1,81 grammi di marijuana, oltre a vario materiale per il taglio e il confezionamento dello stupefacente e denaro contante in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività di spaccio.
Intanto, si sono tenuti i primi interrogatori di garanzia riguardanti proprio gli ultimi arresti eseguiti lo scorso giovedì 4 ottobre, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Matera e del R.O.S. di Potenza, insieme al personale della Polizia di Stato delle Questure di Potenza e Matera e al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Matera.
22 sono state le perquisizioni domiciliari portate a termine tra la Lombardia, Campania, Basilicata e Puglia, con il ritrovamento di droga e armi ed un’ordinanza di custodia cautelare richiesta dalla D.D.A. di Potenza ed emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale nei confronti di 25 persone, una vive a Pignola, a pochi chilometri da Potenza, tutti di età compresa tra i 28 e 55 anni, ritenute, a vario titolo, responsabili di aver fatto parte di 3 associazioni malavitose con a capo l’ex Carabiniere Gerardo Schettino, che durante l’interrogatorio si è dichiarato innocente.
I reati, contestati agli indagati, sono di associazione per delinquere di stampo mafioso e associazione finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, incendio e danneggiamento, minaccia aggravata ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, detenzione e porto illegale di armi, tentato omicidio e lesioni personali e trasferimento fraudolento di valori, aggravato dalla finalità di agevolarne il sodalizio mafioso.
Rocco Becce
Direttore Editoriale