Gerardo Russo, ritenuto responsabile dei reati di atti persecutori e danneggiamento seguito da incendio, nella mattinata di oggi, mercoledì 17 ottobre, è stato condotto dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Potenza, guidata dal Capitano Gennaro Cascone, presso la locale “Casa Circondariale Antonio Santoro”.
Questo, su richiesta della locale Procura della Repubblica che ha coordinato le indagini ed una misura emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari.
Dopo l’incendio di due autovetture, di proprietà della famiglia di una donna di Tito, avvenuto lo scorso 21 settembre e il sopralluogo eseguito dagli investigatori è stato accertato che l’uomo arrestato oggi, un 21enne di Potenza, era stato legato in precedenza da una relazione sentimentale con la giovane ai cui familiari erano state incendiati i veicoli, aveva cercato più volte di incontrarla, senza rassegnarsi alla chiusura del rapporto.
Inoltre, dalla querela presentata dalla donna è emerso, in altre occasioni, sin dal 2016, che il Russo l’aveva molestata con continue telefonate ed appostamenti per convincerla, in tutti i modi, a riprendere la relazione sentimentale finita, fino al grave atto incendiario, da lui stesso ammesso alla stessa per spaventarla e soggiogarla psicologicamente, come si evince dal comunicato stampa inviata in redazione.
Quindi, episodi gravi e ripetuti nel tempo, caratterizzati da una progressione criminosa volta ad ingenerare un perdurante stato d’ansia e di paura nella vittima anche per possibili atti ritorsivi futuri.
Il Russo, infatti, aveva detto alla ragazza di conoscere già la nuova auto che i suoi genitori avevano acquistato dopo l’incendio alle precedenti.
E così, un continuo tormento per la donna, che, chissà, poteva sfociare in altri fatti, forse anche più gravi, ci viene da pensare a questo punto.
Rocco Becce
Direttore Editoriale