In Basilicata, un 28enne di Melfi, ritenuto responsabile di violazione degli obblighi impostigli dalla sorveglianza speciale di P.S., resistenza a un pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso, è stato tratto in arresto in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di San Nicola di Melfi e dal personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Melfi, guidata dal Capitano Carmine Manzi.
I militari, come si legge in una nota stampa del Comando Provinciale Carabinieri di Potenza che ha predisposto i servizi di controllo sul territorio di competenza, dopo aver notato aggirarsi nella zona industriale di Melfi un’autovettura con a bordo il giovane, già noto alle forze dell’ordine, gli hanno intimato l’alt, ma simulando la fermata è ripartito a folle velocità.
Dopo un lungo inseguimento, protrattosi per circa 15 chilometri, durante il quale lo stesso tentava più volte di speronare l’autovettura dei Carabinieri, ha terminato la corsa all’imbocco autostradale di Candela, in provincia di Foggia, abbandonando il veicolo per darsi alla fuga nelle campagne circostanti.
All’interno del mezzo sono stati rinvenuti e sequestrati arnesi atti allo scasso, tra cui un grosso tubo in ferro, coltelli e cacciaviti.
Immediatamente, essendo state diramate le ricerche, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Melfi, hanno rintracciato il ragazzo, a bordo di un altro veicolo, condotto da un suo parente, mentre tentava di fare rientro a Melfi.
Bloccato e perquisito, è stato, inoltre, trovato in possesso di mezzo grammo circa di droga, di tipo hashish.
A seguire, i militari hanno intercettato un furgone sospetto, il cui conducente, alla vista dei militari, si dava repentinamente alla fuga.
Ne è scaturito un nuovo inseguimento che ha costretto i due occupanti ad abbandonare il mezzo e a dileguarsi nell’area circostante.
Le verifiche effettuate hanno consentito di accertare che il veicolo era stato attrezzato per la “vampirizzazione” di gasolio e all’interno è stata recuperata una cisterna piena di circa 1.000 di gasolio agricolo, completa di pompa di aspirazione munita di cavi di avviamento per il collegamento alla batteria, da poter essere facilmente collegata all’impianto elettrico dell’automezzo.
Al momento, sono in corso indagini per identificare gli autori del reato e l’individuazione della vittima del furto, per la restituzione del carburante recuperato, oltre che la proprietà del furgone di provenienza furtiva e posto sotto sequestro.
Rocco Becce
Direttore Editoriale