In Basilicata, a Matera, dopo lo sgombero delle quattro aule del primo piano e di un’aula del piano terra del plesso scolastico di via Cappelluti, interessate nei giorni scorsi dalla caduta di calcinacci, dovuto, molto probabilmente, ad infiltrazioni di acqua dal tetto, con un’ordinanza, il sindaco della città, Raffaello De Ruggieri, ha disposto la chiusura e lo sgombero dei plessi scolastici di via Cappelluti, sede della scuola primaria e della secondaria di primo grado dell’Istituto didattico “Minozzi-Festa”.
La decisione è stata presa in seguito alla relazione tecnica degli uffici comunali che, dopo alcune verifiche, hanno evidenziato la necessità di intervenire per mettere in sicurezza il solaio dei due edifici.
Intanto è stata prorogata contestualmente la sospensione dell’attività didattica delle scuole interessate al provvedimento fino a sabato 10 novembre per consentire lo spostamento degli arredi nelle nuove aule.
Da lunedì 12 ottobre, le lezioni proseguiranno nelle nuove sedi individuate dal Comune per permettere la prosecuzione delle lezioni.
Le classi della scuola secondaria saranno ospitate nella sede centrale dell’Istituto Nicola Festa, la prima A della scuola primaria continuerà la sua attività in un’aula della scuola materna di via Cappelluti, mentre le altre 6 classi disporranno temporaneamente e tassativamente fino al 30 giugno 2019 dell’immobile destinato ad asilo nido situato in via Gramsci.
“È bene chiarire – ha sottolineato in una nota stampa inviata in redazione il vice sindaco Giuseppe Tragni – che non esistono situazioni di allarme per la condizione strutturale dei due edifici, infatti, i tecnici hanno valutato e effettuato rilievi sul solaio ed hanno ritenuto che, per consentire ulteriori approfondimenti strumentali propedeutici all’individuazione degli interventi di ristrutturazione da realizzare, fosse necessario sgomberare i due edifici”.
“Abbiamo individuato – aggiunge l’assessore all’Istruzione, Marilena Antonicelli – degli spazi disponibili per ospitare i bambini delle due scuole fino a quando non potranno rientrare nei plessi oggetto di riqualificazione e va sottolineato che l’immobile di via Gramsci dovrà essere tassativamente sgomberato entro giugno 2019 per consentire l’utilizzo della struttura destinata ad ospitare un asilo nido comunale”.
In questo senso – conclude Antonicelli – bisogna evidenziare che il bando in corso per l’individuazione del soggetto gestore dell’asilo nido non è stato sospeso ma va regolarmente avanti e nei prossimi giorni saranno aperte le buste con le offerte e si procederà come da prassi nell’assegnazione della gara per la gestione dell’immobile”.
Redazione