Una pietra di cocaina del peso di 22 grammi circa, un frullatore elettrico per amalgamarne le dosi, un bicchiere con all’interno della sostanza da taglio di tipo mannite, due coltelli, quattro grinder trita erba, utilizzati per miscelare droghe, un bilancino di precisione, bustine in cellophane per il confezionamento e la somma di 1.000 euro, in banconote da 20 e 50 euro, probabile provento di spaccio.
È questo il materiale trovato e posto sotto sequestro, nella giornata di ieri, mercoledì 15 novembre, in Basilicata, a Potenza, nel quartiere di Bucaletto, alla periferia cittadina, durante una perquisizione domiciliare.
Ad effettuarla, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della locale Compagnia, al comando del Capitano Gennaro Cascone, del Comando Provinciale di Potenza, guidato dal Colonnello Nicola Albanese, con l’ausilio dell’unità antidroga del Nucleo Cinofili Carabinieri del capoluogo lucano.
A finire in manette, in flagranza di reato, per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, due persone del quartiere Chianchetta, il padre D.G.F. e il figlio D.S., rispettivamente di 60 e 22 anni, con precedenti penali che oltre all’attività illecita condividevano un alloggio popolare,
I due, che avevano allestito una vera e propria centrale dello spaccio di droga, sono stati prelevati dalla loro abitazione, portati in caserma nel pomeriggio e tradotti intorno alle ore 21.30 presso la “Casa Circondariale Antonio Santoro” di Potenza.
L’operazione è stata portata a termine dopo un’attenta indagine svolta nei giorni scorsi dai militari dell’Arma che avevano rilevato un’insolita presenza di persone nei pressi dell’abitazione degli arrestati.
Rocco Becce
Direttore Editoriale