I migranti che ospitiamo oramai da anni continuano a dare problemi ed oltre allo spaccio serale nelle principali vie cittadine e anche nelle periferie, seppur sotto controllo da parte delle forze dell’ordine, a volte commettono molto spesso anche aggressioni.
Ed è proprio a causa di una violenta lite, scoppiata nella serata di ieri, domenica 18 novembre, agenti della Squadra Volante della Questura di Potenza, a seguito di una segnalazione al numero di emergenza al 113, sono intervenuti nella centralissima via Mazzini, presso l’attività commerciale “Africa Shop”, abituale luogo di ritrovo di cittadini extracomunitari.
Il locale era stato già chiuso per 15 giorni per motivi di ordine pubblico e sicurezza con un provvedimento emesso dal Questore di Potenza, Alfredo Anzalone, dopo una rissa scoppiata tra migranti.
Tutto iniziò nella serata di lunedì 8 gennaio scorso, quando i militari dell’Arma della Compagnia di Potenza, guidati dal Capitano Gennaro Cascone, nel corso di alcuni servizi di controllo del territorio.deferirono in stato di libertà, per i reati di rissa in concorso, 4 extracomunitari.
A.O., di anni 33, N.O., di 24, G.O., di 20 e S.D., di 25, tutti di nazionalità nigeriana, ospiti della struttura ricettiva del “Tourist Hotel” di Potenza e delle strutture di accoglienza di Savoia di Lucania e Fardella, in provincia di Potenza, furono identificati e rilasciati subito dopo la mezzanotte, dalla Caserma Orazio Petruccelli di via Pretoria.
Nell’attività, intorno alle ore 19.30, uno dei giovani denunciati prelevò dei prodotti africani, rifiutandosi di pagare il conto.
Siccome anche in altre occasioni, aveva assunto un analogo atteggiamento, la titolare insistì nel saldo, non intendendo fornirgli altra merce, se non avesse ottemperato ai pagamenti, ricordandogli anche alcuni debiti arretrati, ma in preda all’alcool, il giovane minacciò la donna e tentò di aggredirla.
Altri nigeriani presenti nell’attività commerciale intervennero in difesa della titolare, nel tentativo di far desistere il ragazzo dalla condotta offensiva, aggressiva e pericolosa e per tale motivo ne scaturì una violenta lite, che è, poi, proseguita all’esterno del locale.
I quattro furono condotti in caserma per ulteriori accertamenti, il nigeriano fu denunciato anche per il reato di tentata rapina e visitato davanti ai Carabinieri dai sanitari del “118 Basilicata Soccorso” al quale fu riscontrato un taglio sul naso ed un ematoma al viso.
All’epoca, nessun danno, fu arrecato alle autovetture parcheggiate sulla pubblica via e agli esercizi commerciali presenti in zona, ma da alcune testimonianze, alcuni residenti della zona, incominciarono a preoccuparsi per ciò accaduto durante la serata.
Sul posto, ritornando a ieri, gli agenti della Polizia di Stato hanno constatato la presenza di O.G., nigeriano di anni 20, titolare di permesso di soggiorno per motivi umanitari e di T.F., anch’egli cittadino nigeriano, di anni 30, richiedente asilo, i quali stavano picchiando con una bottiglia di vetro un connazionale richiedente asilo di 23 anni.
Gli operatori di Polizia sono riusciti a bloccare gli aggressori che sono stati accompagnati in Questura per gli accertamenti del caso.
Nella circostanza, i due fermati, nel tentativo di sottrarsi ai controlli, hanno reagito con violenza, tentando di scappare e procurando lievi lesioni a due poliziotti, costretti a recarsi presso il San Carlo per le cure del caso.
Conseguentemente i due aggressori sono stati tratti in arresto per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e tradotti presso la “Casa Circondariale Antonio Santoro” di Potenza, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Dagli accertamenti effettuati è emerso, inoltre, che l’aggressione è scaturita dal rifiuto del 23enne di continuare ad ospitare i due connazionali presso la propria abitazione situata in città.
Una situazione che continua ad essere intollerabile nel capoluogo lucano dopo altri casi simili, tra cui un omicidio commesso la scorsa estate, nella notte del 13 agosto.
Dopo una lite avvenuta per futili motivi in via dell’Edera, nei pressi di una pizzeria, situata tra il Parco di Montereale e la centralissima via Vaccaro, un giovane 26enne proveniente dal Gambia, Barry Ammar, ospite regolare di un centro, di una cooperativa sociale, situato al civico 15, è stato assassinato con un colpo di arma da taglio sferrato alla gola da un suo connazionale, il 22enne, Sadi Omar, un richiedente asilo con precedenti di Polizia per rissa, poi, arrestato, che si era rifugiato dopo l’omicidio, da uno degli ospiti, risultato estraneo ai fatti, presso il centro potentino di accoglienza del Tourist Hotel, situato in via Vescovado 4.
Rocco Becce
Direttore Editoriale