Per maltrattamenti contro familiari e conviventi, atti persecutori e lesioni personali aggravate commessi nei confronti della sua ex-compagna materana, in Basilicata, a Matera, la Polizia di Stato, nelle ultime ore, ha tratto in arresto un 30enne di origine albanese, con precedenti di Polizia, residente nella città dei Sassi.
Tutti i particolari sono stati illustrati nella tarda mattinata di oggi, martedì 20 novembre, nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso la Questura, nell’ufficio del Capo della Squadra Mobile e Vice Questore, Fulvio Manco.
A seguito della denuncia presentata dalla donna, dopo la decisione di abbandonare la convivenza, nei primi mesi di quest’anno, sono state accertate molestie, minacce, aggressioni fisiche e psicologiche da parte dell’uomo che tentato in tutti i modi di riprendere la relazione della quale non ne accettava la fine, provocandole un grave stato di ansia e paura, infondendole timore per la sua incolumità e determinando con i suoi comportamenti un cambiamento delle abitudini di vita.
Dalle indagini condotte dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura materana è emerso che, tra i motivi principali a certe condotte vi era la gelosia, dal momento che una delle aggressioni subìte dalla donna è riconducibile alla mancata comunicazione all’uomo della sua password per accedere al profilo Facebook e controllare i messaggi e contatti.
All’esito dell’attività investigativa, il Giudice per le Indagini Preliminari, Angela Rosa Nettis, su richiesta del pm Annafranca Ventricelli, ha applicato allo stalker la misura cautelare degli arresti domiciliari.
La Squadra Mobile ha anche notificato un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa a un 45enne materano per il reato di atti persecutori nei confronti della sua ex, misura applicata dal Giudice per le Indagini Preliminari Angela Rosa Nettis su richiesta del pm Annafranca Ventricelli.
Anche in questo caso l’uomo, non accettando la fine della relazione, ha continuamente molestato e minacciato la donna attraverso numerose telefonate, sms e pedinamenti provocando alla donna un grave stato di ansia e paura e un radicale cambiamento di abitudini.
Rocco Becce
Direttore Editoriale