Già da tempo si parlava in città, a Potenza, di buste da spesa che non erano biodegradabili ed ecocompatibili, ed era solo un sospetto ora diventato certezza, grazie ad alcune indagini partite proprio dal capoluogo lucano e condotte dai Carabinieri Forestali del N.I.P.A.A.F. (Nucleo Investigativo Ambientale Agroalimentare e Forestale) del capoluogo lucano.
Nei giorni scorsi, insieme ai militari della Stazione Forestale di Noci, in provincia di Bari, sono stati scoperti e sottoposti a sequestro penale circa 100mila buste da spesa, le cosiddette shoppers, illegali, corrispondenti ad un peso di circa 2 tonnellate, prodotte da una ditta pugliese di Putignano, in provincia di Bari.
Inoltre, i Carabinieri, hanno posto sotto sequestro anche 34 clichè di stampa raffiguranti vari marchi illegalmente utilizzati o contraffatti.
“Gli investigatori – si legge in un comunicato stampa Gruppo Carabinieri Forestale di Potenza – hanno verificato l’immissione in commercio di materiale non conforme alla normativa di settore, infatti, i sacchetti, oltre a non avere le caratteristiche necessarie, recavano codici inesistenti e non riferibili ad una licenza reale di produzione di buste”.
“Dalle informazioni acquisite e dal controllo dei documenti contabili rinvenuti nei vari esercizi controllati – prosegue la nota stampa – si è arrivati ad una azienda di Putignano che produceva e commercializzava buste non conformi alla normativa europea UNI EN 13432 del 2002, con la quale vengono definite le caratteristiche che un materiale deve possedere per potersi definire biodegradabile e compostabile, ovvero non prodotto da materiali tossici, che se rilasciati nell’ambiente possono provocare inquinamento”.
Rocco Becce
Direttore Editoriale