In Basilicata, nella prima mattinata di oggi, martedì 4 dicembre, la Polizia di Stato della Questura di Potenza, in collaborazione con il Commissariato di Melfi, ha eseguito un’operazione anticrimine con 9 misure cautelari ed il sequestro di beni e società, del valore di centinaia di migliaia di euro, attive nel settore della rivendita di auto e moto, disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Potenza, che riguarda un epilogo di una complessa attività di indagine effettuata grazie a servizi d’intercettazione e riscontri di tipo patrimoniale.
Questo, a seguito di indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Potenza – Sezione Criminalità Economica e Finanziaria e Reati Contro il Patrimonio – e condotte dalla Squadra Mobile di Potenza, diretta dal dott. Giuseppe Pontecorvo, per fatti gravi a carico degli indagati relativi ai reati di intestazione fittizia di beni e false fatturazioni per operazioni inesistenti, il tutto commessi dagli indagati nella provincia di Potenza per eludere i vincoli e gli effetti delle disposizioni Antimafia in materia di misure di prevenzione.
I dettagli sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella tarda mattinata, negli uffici della Procura della Repubblica del capoluogo lucano, al quarto piano del Palazzo di Giustizia di Potenza, in via Nazario Sauro.
Tra i presenti, il Procuratore Capo, dott Francesco Curcio, il Sostituto Procuratore, dott. Matteo Soave, il Dirigente della Squadra Mobile della Questura di Potenza, dott. Giuseppe Pontecorvo e la Dirigente del Commissariato di Melfi, dott.ssa Luciana Laguardia.
A finire in carcere, Lorenzo Sapio di 31 anni e il fratello Sabino Sapio di 39.
Giorgina Carmela Chincoli di anni 57, Raffaele Volgare di 36, Arcangelo Tauriello di 47, Matilde Anna Calandrelli di 41 e Luigi Sorrentino di 47, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, e Antonio Diano di 44 e Alfonso Damiano di 38, alla misura del divieto di dimora, rispettivamente a Melfi e Rionero in Vulture, oltre all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Inoltre, è stata data esecuzione al sequestro delle attività commerciali di rivendita di auto e moto denominate NEW. S AUTO srl, MOTORSPORT srl , AUTO GROUP Srl e SPORT CARS Srl e dell’intero compendio aziendale riferibile a tali società, tra cui una costosa autovettura Porsche, altre auto di lusso, orologi di marca, oltre a beni mobili e immobili, rapporti finanziari e bancari alle stesse società, e al sequestro per equivalente dei beni nella disponibilità di Lorenzo Sapio, Sabino Sapio e Raffaele Volgare fino al valore di 212mila e 287 euro.
“Le attività investigative – è stato spiegato agli operatori dell’informazione presenti alla conferenza – hanno preso di mira principalmente i due fratelli Sapio, Lorenzo e Sabino, già arrestati ed imputati in un’altra inchiesta per traffico di stupefacenti ed associazione a delinquere finalizzata a tale illecita attività, nell’ambito del procedimento penale denominato “Oscar“, che attualmente pende dinanzi al Tribunale di Potenza”.
“Le indagini – è stato aggiunto – hanno portato agli arresti e ai sequestri dopo aver scandagliato a fondo il background economico e finanziario delle persone coinvolte che erano implicati nell’illecita attività scoperta e agli investimenti economici che in modo occulto ne facevano parte”.
Lorenzo e Sabino Sapio, erano i soci occulti e gestori di fatto.
Giorgina Carmela Chincoli, madre dei due, Raffaele Volgare, Arcangelo Tauriello, Matilde Anna Calandrelli, Luigi Sorrentino, Alfonso Damiano e Antonio Diano, erano i prestanome formalmente intestatari del capitale sociale, ma di fatto privi di autonoma capacità patrimoniale.
I 7, avevano effettuato una serie di operazioni di conferimento iniziale di capitale e trasferimento delle quote societarie, con avvicendamento dei soci delle varie società di vendita di veicoli.
Anna Calandrelli, dipendente dell’istiuto bancario BCC di Gaudiano e Lavello, eseguiva materialmente e dolosamente i bonifici, prelievi ed altre operazioni bancarie, utili ai ricavi illeciti della società NEW S. AUTO srl ai fratelli Sapio, che hanno dato dimostrazione di infiltrarsi nel sistema bancario, ostacolando la concreta identificazione della loro provenienza illecita ed occultare, così, le operazioni tesi ad acquisire i proventi delle attività economiche a loro riferibili, ma intestate a terzi.
Raffaele Volgare, formalmente intestatario del capitale sociale della “New S. Auto S.R.L.” al fine di evadere le imposte sul valore aggiunto, per un importo pari a 212mila e 287 euro, si era preoccupato di falsificare alcune fatture, acquistate all’estero, in Germania, dichiarando nelle autocertificazioni presentate all’Agenzia delle Entrate Ufficio territoriale di Melfi, di aver acquistato autoveicoli usati ed immatricolali da oltre sei mesi, riportando la dicitura “IVA a margine” invece di “cessione
intracomunitaria”.
Infine, lo scorso mese di gennaio, si era arrivati anche a minacciare di morte il Direttore dell’Agenzia delle Entrate di Melfi per costringerlo a compiere un atto contrario ai propri doveri d’ufficio, che consistevano nell’agevolazione di alcune pratiche di immatricolazione di alcuni veicoli acquistati all’estero dalla ditta individuale denominata “Luxury Service“.
Intanto, il Prefetto di Potenza, Giovanna Cagliostro, in una nota stampa inviata in redazione, ha rivolto un plauso al Questore Alfredo Anzalone per la brillante operazione della Squadra Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine, della Polizia Stradale e del Commissariato di Melfi, in esecuzione dell’ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari di Potenza.
L’iniziativa della magistratura e della Polizia di Stato che ha neutralizzato una serie di attività illegali nell’ambito della rivendita di macchine e di connesse operazioni fittizie.
Analizzando e commentando l’operazione della Polizia, il Prefetto Cagliostro, ha, inoltre, manifestato apprezzamento e soddisfazione per l’attività svolta, che segue altre iniziative delle forze dell’ordine, ed ha invitato il Questore di Potenza ad estendere il proprio compiacimento ai dipendenti ed Uffici che hanno concorso, in uno sforzo sinergico e ben coordinato, all’odierno risultato.
Rocco Becce
Direttore Editoriale