La Befana, secondo la tradizione, è una figura legata alle festività natalizie, tipica di alcune regioni italiane, diffusasi nel nostro Paese, ma meno conosciuta nel resto del mondo, ovvero, una donna anziana che vola su di una scopa, per fare visita ai bambini che si sono comportati bene durante tutto l’anno, nella notte dell’Epifania tra il 5 e il 6 gennaio, e riempire le loro calze lasciate per l’occasione appese sul camino o accanto ad una finestra.
Al contrario, coloro che si sono comportati male troveranno le calze riempite con del carbone.
Insomma, una storia lunga negli anni, fatta di riti e credenze pagane.
Condannata, quindi, dalla Chiesa, l’antica figura pagana femminile fu accettata gradualmente nel Cattolicesimo, come una sorta di dualismo tra il bene e il male.
Nel 1928, il regime fascista introdusse la festività della Befana fascista, dove venivano distribuiti regali ai bambini delle classi meno abbienti.
Dopo la caduta di Benito Mussolini, la Befana fascista continuò ad essere celebrata nella sola Repubblica Sociale Italiana, come si evince da alcune notizie estrapolate da internet.
Una festività ora festeggiata da tanti e anche dai Carabinieri Forestali che nella mattinata di oggi, domenica 6 gennaio, si sono inpegnati nell’operazione nazionale della “Befana della Biodiversità 2019“.
28 sono i Reparti che si sono recati in 32 strutture ospedaliere e di accoglienza in tutt’Italia e anche in Basilicata, per un progetto che riunisce la solidarietà alla legalità ambientale.
Una giornata davvero speciale, quella di oggi, che si è svolta nella sua seconda edizione, presso i reparti pediatrici delle province e capoluoghi italiani.
Una vera e propria operazione di legalità, organizzata dai Carabinieri del C.U.F.A. (Comando Unità Forestale, Ambientale e Agroalimentare) e dal Raggruppamento Biodiversità, che ha coinvolto nella conoscenza delle tematiche ambientali migliaia di bambini e ragazzi ospitati in strutture ospedaliere.
L’iniziativa rientra fra le attività organizzate per avvicinare il grande pubblico, e in particolare scolaresche e ragazzi, alle problematiche inerenti la salvaguardia della natura, con attività che coinvolgono ognuno con grande entusiasmo.
A Potenza, il Mar. Magg. Mariangela Fiatamone, il Mar. Ord. Giovanni Carucci e l’App. Sc. Raffaella Fanelli del Reparto Carabinieri Biodiversità, al comando del Maggiore Antonia Lombardi, hanno visitato il Reparto di Pediatria del “San Carlo“, avvicinando al tema della biodiversità i bambini ricoverati, al fianco dei propri genitori, ed il personale della struttura ospedaliera.
L’educazione ambientale è una missione propria dei Carabinieri Forestali, un’attività diretta a prevenire condotte che mettano in pericolo l’ambiente e la salute.
Le attività proposte ai bambini, come informa una nota stampa inviata in redazione, sono state caratterizzate da grande impatto emozionale ed hanno teso a generare una particolare empatia con la natura.
Durante l’evento sono stati consegnati ai piccoli degenti delle calze realizzate dai militari del “Reparto Carabinieri Biodiversità” di Potenza, con la sua sede operativa nel capoluogo lucano, in via Mazzini 39, utilizzando carta riciclata, il cui contenuto è stato acquistato mediante la sottoscrizione volontaria di tutto il personale.
Marianna Di Ciancia