In Basilicata, a Potenza, nella giornata di oggi, giovedì 24 gennaio, come da programna, erano davvero in tanti al convegno “LA RINASCITA DEL TEMPO – La bomba atomica e l’albero di cachi“, svoltosi nell’Aula Magna dell’IC A. Busciolano.
Dalle ore 9.30 gli alunni delle classi III della secondaria di primo grado hanno tenuto un meeting sul tema della bomba atomica, rivolto ai compagni delle classi V del comprensivo e ai loro genitori.
L’evento ha visto impegnati i ragazzi nelle materie letterarie, arte, musica e tecnica, matematica, che si sono divisi in gruppi, effettuando un accurato lavoro di ricerca sul dove, quando e perchè dell’utilizzo dell’atomica.
È stato redatto uno scritto, esposto dagli alunni durante il convenium, in una giornata che si è aperta con la presentazione scientifica dell’ordigno.
Si è parlato della Seconda Guerra Mondiale, dei rapporti tra Russia, Stati Uniti e Giappone e delle conseguenze dell’esplosione che ha avuto sull’ambiente e sull’uomo.
Il 6 Agosto 1945 veniva sganciata la prima bomba atomica su Hiroshima, il 9 Agosto, la seconda, su Nagasaki.
All’istante morirono 70mila persone, molte altre in seguito a causa delle radiazioni.
Durante la tavola rotonda, molteplici sono stati gli spunti per riflettere sull’uomo, sulla fragilità umana e su come si possa essere crudeli con i “fratelli”.
I ragazzi hanno, però, anche imparato come dalle tragedie possa rinascere la vita.
Il comprensivo, infatti, è socio del progetto mondiale “KAKI TREE PROJET”.
Nel prossimo mese di marzo, dal Giappone, arriverà nell’Istituto potentino un albero di KAKI della seconda generazione sopravvissuto ad Hiroshima, simbolo della rinascita che verrà piantato nel giardino scolastico a testimonianza che la vita vince sui disastri atomici e l’albero di cachi, simbolo di pace, è un invito ad immaginare un futuro diverso, senza guerre.
“I ragazzi presenti questa mattina, ci hanno fatto vivere grandi emozioni – spiega in una nota stampa la dirigente della Busciolano, Lucia Girolamo e aggiunge – dimostrando notevoli competenze, frutto di un percorso di studio e di approfondimento attraverso una didattica alternativa, laboratoriale, pluridisciplinare, che ha saputo utilizzare strategie di lavori di gruppo, circle-time, cooperative learning, brainstorming”.
“Gli alunni – prosegue la dirigente Girolamo – oltre a dimostrare elevate competenze linguistiche, storiche, artistiche e matematiche, sono riusciti a trasmettere ad un pubblico, emozionato per lo spessore degli argomenti, quell’amore e quella passione per la cultura e la storia, tipici di chi ha interiorizzato i saperi”.
Redazione