Ancora notizie di cronaca sul caso Marcello Pittella, nell’ambito dell’inchiesta sulla sanità lucana.
Dopo le sue irrevocabili dimessioni dalla carica di Presidente della Regione Basilicata, rese note lo scorso 24 gennaio, visto il decreto di indizione delle nuove elezioni, fissate per il prossimo 24 marzo, ritenuto esaurito il mandato ricevuto dagli elettori a causa dei precenti problemi giudiziari, il Giudice per le Udienze Preliminari di Matera, Angelo Onorati, accogliendo un ricorso presentato dall’avvocato Donatello Cimadomo, ha revocato la misura del divieto di dimora a Potenza per l’ex Presidente della Giunta regionale della Basilicata.
Tutto iniziò circa 6 mesi fa, con la maxi-operazione denominata “Il Suggello“, coordinata dal pm Salvatore Colella della Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Matera, diretta dal Procuratore Pietro Argentino e condotta dai militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale della città dei Sassi, guidato dal Colonnello Domenico Tatulli.
Il governatore della Regione Basilicata, indagato nell’ambito delle indagini sul terremoto politico provocato su presunti concorsi truccati e nomine pilotate nella sanità pubblica lucana, all’alba dello scorso 6 luglio fu posto agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Lauria, in provincia di Potenza, e sospeso dalla sua carica, in conseguenza della legge Severino.
Su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari, dott.ssa Angela Rosa Nettis, altre 2 persone finirono in carcere, 20 agli arresti domiciliari e 8 agli obblighi di dimora.
Nella mattinata dello scorso 24 settembre, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Matera, la dott.ssa Angela Rosa Nettis, per lui, stabililì il divieto di dimora nella città di Potenza.
Lo scorso mese di dicembre, il Tribunale del Riesame di Potenza, confermò il divieto di dimora nel capoluogo lucano, respingendo il ricorso presentato dai legali di Pittella.
Il Riesame era stato chiamato ad esprimersi ancora una volta dopo che il Giudice per le Indagini Preliminari aveva ritenuto irrilevante la decisione della Corte di Cassazione che aveva messo in discussione i motivi del suo arresto.
Rocco Becce
Direttore Editoriale