In Basilicata, nella provincia di Matera, il gestore di un impianto di trattamento e recupero di rifiuti speciali, di circa 2.500 metri quadrati, è stato segnalato per violazione del Testo Unico Ambientale e l’area è stata posta sotto sequestro dai Carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico) di Potenza, al comando del Maggiore Luigi Vaglio.
I controlli attuati sino ad oggi sono finalizzati essenzialmente a verificarne la correttezza delle operazioni di recupero dei rifiuti in genere, con particolare attenzione ai quantitativi e alle modalità dello stoccaggio, al fine di contrastarne il fenomeno degli incendi di rifiuti, sopratutto plastici, verificatisi nel recente passato anche in Basilicata.
La scoperta è avvenuta grazie ad una campagna mirata dei militari dell’Arma, iniziata nel corso dell’anno e condotta ad impianti di trattamento rifiuti urbani e speciali della nostra regione.
Nell’impianto venivano gestiti, attraverso le operazioni di messa in riserva e recupero, rifiuti speciali anche pericolosi.
Sono stati rinvenuti rottami ferrosi, carcasse di autoveicoli fuori uso, parzialmente bonificati dalle componenti pericolose, rifiuti plastici, come teli agricoli da serra e tubi per irrigazione dismessi, inerti da costruzione e demolizione, pneumatici fuori uso, rifiuti lignei, carta e cartone provenienti dalla raccolta differenziata.
Il tutto era in assenza di autorizzazione e in violazione della normativa ambientale del settore.
Rocco Becce
Direttore Editoriale