Al San Carlo di Potenza, nuovo servizio per i pazienti portatori di pacemaker e defibrillatori di nuova generazione, i cosiddetti Conditional.
Potranno accedervi ora, alle Risonanze Magnetiche della Radiologia dell’Azienda Ospedaliera “San Carlo” di Potenza .
Lo ha annunciato il Direttore Generale, dott. Massimo Barresi.
“Si tratta di un servizio unico in Basilicata – ha sottolineato il dott. Barresi – raro in Italia, e fondamentale per estendere i benefici diagnostici della Risonanza Magnetica a questa tipologia di pazienti”.
La presenza di un Dispositivo Cardiaco Impiantabile come un pacemaker, un apparecchio capace di stimolare elettricamente la contrazione del cuore quando questa non viene assicurata in maniera normale dal tessuto di conduzione cardiaca, o un defibrillatore, un apparecchio salvavita in grado di rilevare le alterazioni del ritmo della frequenza cardiaca e di erogare una scarica elettrica al cuore qualora sia necessario, ha sempre rappresentato una controindicazione all’esecuzione di un esame di RM.
Questi pazienti, come informa una nota stampa inviata in redazione, possono ora essere sottoposti alla Risonanza Magnetica, metodica capace di fornire immagini del corpo umano nei 3 piani dello spazio ad altissima risoluzione di contrasto, senza dover ricorrere all’utilizzo di radiazioni ionizzanti, grazie alle soluzioni tecnico-organizzative adottate per eliminare i rischi legati all’interazione con il campo magnetico di pacemaker e defibrillatori.
È stato infatti definito un percorso organizzativo dal dott. Enrico Scarano e dalla dott.ssa Carola Biscione, responsabili della sicurezza in RM, per garantirne la totale esecuzione dell’esame.
Importante è il supporto del cardiologo dott. Pietro Grieco, responsabile dell’Elettrofisiologia Interventistica, nel definire un percorso condiviso per ridurre al minimo i rischi per questi pazienti.
L’introduzione sul mercato dal 2009 di dispositivi compatibili con la Risonanza Magnetica consente l’esecuzione, in certe condizioni controllate, di esami altrimenti preclusi.
Restano esclusi dall’esame i portatori di dispositivi cardiaci convenzionali, cosiddetti unsafe, o impiantati prima del 2009.
In questi casi, si possono effettuare indagini RM neuroradiologiche e del corpo intero con esclusione del torace, in elezione e non in urgenza, in pazienti portatori di dispositivi cardiaci impiantabili compatibili.
Le sessioni specifiche mensili predisposte presso l’AOR San Carlo di Potenza sono attualmente due, il primo ed il terzo lunedì del mese.
I pazienti ambulatoriali possono accedervi prenotando l’esame al CUP (Centro Unico Prenotazione) previa prescrizione del medico di famiglia o dello specialista, comunicando di essere portatori di dispositivi cardiaci di nuova generazione.
In seguito il CUP registrerà i dati e li invierà al referente medico responsabile della sicurezza in RM, con la raccomandazione di raccoglierne la documentazione relativa all’impianto cardiaco che il paziente dovrà fornire il giorno della visita.
In tale data verrà valutata l’appropriatezza della prescrizione, l’assenza di controindicazioni e sarà programmato l’esame in agende dedicate.
Il giorno dell’esame il paziente verrà inviato dapprima all’ambulatorio di Elettrofisiologia Interventistica, dove il dispositivo verrà riprogrammato, effettuerà poi l’esame di RM durante monitoraggio cardio-respiratorio, per ritornare infine all’ambulatorio, dove il cardiologo ripristinerà e controllerà la funzionalità del dispositivo.
Redazione