In Basilicata, a Matera, nell’ambito di un’indagine di natura patrimoniale, il locale Tribunale della Sezione Unica Penale, condividendo le argomentazioni degli inquirenti, ha disposto la confisca dei beni, preventivamente sequestrati, per 1 milione di euro complessive, nei confronti di un 50enne.
L’uomo, di Ferrandina, in provincia di Matera, con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, arrestato nel settembre del 2017 e condannato con sentenza di primo grado a fine febbraio di quest’anno, è imputato di usura ed estorsione continuativa avvenuta dal 1998 al 2015, ai danni di artigiani e persone in stato di bisogno, reati con alti profitti economici.
L’indagine, disposta dal Procuratore Capo della Repubblica della città dei Sassi, dott. Pietro Argentino, e condotta dal Nucleo Operativo dei Carabinieri della Compagnia di Pisticci, guidata dal Capitano Massimo Cipolla, ha permesso di individuare un patrimonio immenso costituito da beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie.
Queste sono le proprietà interessate all’operazione condotta dai militari dell’Arma: 8 terreni agricoli; 4 fabbricati; 11 conti/depositi con istituti finanziari; 1 autovetture; 1 motoveicolo di grossa cilindrata che l’inquisito poteva disporre anche attraverso fittizie intestazioni a prestanome.
La normativa antimafia, applicata per la prima volta nella provincia materana, ha permesso il provvedimento ablatorio nei confronti della persona che nel tempo aveva accumulato un patrimonio ritenuto dagli inquirenti sproporzionato rispetto al reddito e pertanto ritenuto essere il prodotto o comunque il reimpiego di profitti illeciti.
I beni confiscati nella giornata di oggi, giovedì 14 marzo, sono stati affidati in amministrazione all’ANBSC (Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione di beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata) che li destinerà a finalità sociali e produttive.
L’Agenzia è stata istituita con decreto-legge 4 febbraio 2010, n. 4, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 31 marzo 2010, n. 50, oggi recepita dal decreto legislativo n.159 del 6 settembre 2011 – Codice Antimafia.
L’Agenzia è un ente con personalità giuridica di diritto pubblico, dotata di autonomia organizzativa e contabile ed è posta sotto la vigilanza del Ministro dell’interno.
La struttura ha la sua sede principale a Roma con sedi secondarie a Reggio Calabria, Palermo, Milano e Napoli.
In particolare con le recenti modifiche introdotte dal decreto sicurezza del 4.10.2018, gli immobili sequestrati potranno anche essere destinati, tramite procedure ad evidenza pubblica, per incrementare l’offerta di alloggi da destinare a persone in particolari e precarie condizioni di disagio economico e sociale.
Rocco Becce
Direttore Editoriale