Per lesioni personali aggravate e resistenza a un pubblico ufficiale, in Basilicata, a Lavello, un 44enne del posto, in flagranza di reato, è stato tratto in arresto e condotto nel carcere di Potenza.
Ad eseguire il fermo, nel tardo pomeriggio dello scorso 14 marzo, i Carabinieri della locale Stazione e dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Venosa, guidata dal Capitano Alessandro Vergine.
Una segnalazione al “Numero Unico di Emergenza 112”, giunta intorno alle ore 17.00, ha allertato i militari che sono tempestivamente intervenuti presso l’abitazione dell’uomo, sorprendendolo mentre dopo un litigio con il figlio convivente di 23 anni, stava colpendo con una sedia la moglie, che aveva tentato di sedare la lite.
L’azione dei Carabinieri è risultata provvidenziale, interrompendo ed evitando di fatto che la condotta delittuosa si protraesse, sino ad arrecare più gravi conseguenze nei confronti dei due familiari.
Nella circostanza anche due militari intervenuti in soccorso, intenti a dividere padre e figlio, sono stati colpiti con calci e gomitate dal 44enne il quale, tentando di divincolarsi, stava cercando di aggredire nuovamente il figlio, prima di essere definitivamente immobilizzato.
La donna è stata condotta dai sanitari del “118 Basilicata Soccorso” presso il San Carlo di Potenza, sottoposta alle cure del caso per le lesioni riportate, e, poi, dimessa.
I primi accertamenti eseguiti dagli investigatori hanno consentito di appurare che il movente del gesto era riconducibile a disaccordi familiari legati a futili motivi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale