Lavoro in nero, la storia continua in Basilicata, questa volta a Maratea, in provincia di Potenza.
Nella circoscrizione di competenza, le Fiamme Gialle della locale Tenenza, al comando del Luogotenente Orrico Guilino, nei giorni scorsi, ha sottoposto a controllo 2 imprese edili individuando 5 lavoratori in nero, 2 dei quali percepivano anche l’indennità di disoccupazione.
Come è possibile una cosa simile?
Questo è ciò che accade quasi quotidianamente in gran parte dell’Italia, nonostante gli attenti controlli delle varie forze dell’ordine e in particolare in questo caso specifico dei militari della Guardia di Finanza.
Gli interventi e l’individuazione di questo altro caso, non il primo e sicuramente neanche l’ultimo in Basilicata, sono stati originati dallo sviluppo degli elementi acquisiti nel corso dei costanti servizi di controllo del territorio, incrociati con i risultati delle banche dati in uso all’amministrazione finanziaria.
Gli accessi eseguiti presso le sedi operative ed i contestuali riscontri documentali hanno, così, consentito di accertare che le persone in questione operavano, in qualità di lavoratori subordinati, privi di un regolare contratto e senza che alcun adempimento di ordine previdenziale ed assicurativo fosse stato attuato dai rispettivi datori di lavoro.
Nei confronti dei responsabili delle condotte illecite sono state contestate le sanzioni amministrative con pene che vanno da un minimo di
9mila euro ad un massimo di 54mila euro, commisurate al numero dei lavoratori e
al periodo di manodopera prestata in nero.
Ma, a dir la verità, per i tanti casi scoperti sino ad oggi, forse non bastano tali pene!
Rocco Becce
Direttore Editoriale