D.T. di anni 55, titolare di un’autoscuola con sede in provincia di Potenza, è stato tratto in arresto e posto ai domiciliari dalla Polizia di Stato ed altre 7 persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria, n concorso fra di loro, che agevolavano con metodi fraudolenti il conseguimento delle patenti di guida.
L’operazione denominata “Quiz facili” è stata eseguita nella prima mattinata di oggi, sabato 11 maggio, dagli agenti della Polizia Stradale della sezione di Matera, sotto il coordinamento del pm della Procura di Matera, dott.ssa Annunziata Cazzetta della Procura di Matera.
L’uomo aveva organizzato alla perfezione un abile sistema per consentire ai candidati di superare l’esame della patente attraverso l’utilizzo di microcamere ed auricolari bluetooth pagando la somma cadauno dai 3mila ai 4mila euro, esentasse.
La cabina di regia era collocata presso la scuola guida di cui è titolare l’arrestato, dove, a seguito di perquisizione locale, sono state rinvenute numerose apparecchiature tecnologiche ed informatiche utilizzate per poter truccare la prova d’esame.
L’attività d’indagine del personale della Polizia giudiziaria della Polstrada di Matera è iniziata nel 2017 a seguito della segnalazione di un dipendente della motorizzazione, che aveva sentito degli strani fruscii provenire dalle postazioni d’esame occupate dai candidati.
In quella occasione, gli agenti addosso ad uno dei candidati trovarono un auricolare bluetooth posto all’interno del padiglione sx, un cellulare con fotocamera e un collare bluetooth.
Il candidato, indossava una polo abilmente modificata per consentire il posizionamento della telecamera del cellulare, assicurata al torace con una fascia in velcro, in corrispondenza di un bottone accuratamente perforato e posto in corrispondenza del monitor su cui venivano visionati i test d’esame.
Al predetto cellulare era stato inserito un collare con tecnologia bluetooth a cui veniva collegata una micro auricolare occultata all’interno dell’orecchio del candidato.
Tramite un collegamento in videochiamata quindi, il titolare, ora in manette, restando comodamente nella propria cabina di regia, riusciva a vedere le domande e ad indicare le risposte esatte mediante l’auricolare.
L’attività investigativa della Polstrada ha, così, permesso di accertare che tale sistema illecito era stato utilizzato non solo per sostenere fraudolentemente gli esami presso la motorizzazione civile di Matera ma anche presso altre sedi, in province limitrofe, tra le quali Cosenza, attraverso la collaborazione altre scuole guide compiacenti.
Tutta l’attrezzatura informatica era fornita e modificata per renderla idonea all’esclusivo utilizzo telematico dall’organizzatore, il quale forniva anche l’abbigliamento adatto per occultare le strumentazioni in luoghi concordati e vestire l’interessato.
Gli accertamenti investigativi procedono per individuare altre probabili persone coinvolte nella vicenda che è stata raccontata nei minimi dettagli agli organi dell’informazione durante una conferenza stampa svoltasi nella tarda mattinata di oggi, nella sala Palatucci della Questura della città dei Sassi.
Donatina Lacerenza
Collaboratore