6 persone sono state fermate dai Carabinieri della Compagnia di Matera, per associazione adelinquere finalizzata al furto di cavi in rame ed alla loro ricettazione, con il supporto dei Carabinieri di Massafra e Castellaneta e l’ausilio di due unità cinofile antidroga del Nucleo di Tito e di un equipaggio del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri,
I provvedimenti sono stati eseguiti nella mattinata di oggi, mercoledì 5 giugno, nei comuni pugliesi di Castellaneta, Palagiano e Massafra, in provincia di Taranto.
L’attività investigativa è stata avviata nel novembre 2017, dopo alcuni furti di rame subiti dalla società materana Italcementi S.p.a., a danno sopratutto delle Ferrovie del Sud Est, presenti sul territorio.
Le fasi successive delle attività di indagine hanno, così, consentito di cristallizzare le responsabilità penali dei singoli appartenenti all’organizzazione criminale, dedita al furto dei cavi di rame ed alla loro successiva ricettazione, ed individuare il modus operandi della compagine distinto in base all’obiettivo da colpire.
Infatti, i furti avvenuti in danno di capannoni di aziende, consistevano nel tranciare i cavi elettrici sotterranei, per, poi, privarli della guaina in gomma sul posto e recarsi nell’immediatezza dall’incaricato che provvedeva alla ricettazione.
Nei casi in cui i furti sono, invece, avvenuti in danno della linea ferroviaria FSE, i criminali provvedevano prima a tranciare i cavi aerei per poi avvolgerli tramite uno strumento elettrico e a caricarli su di un mezzo, il “quad”, idoneo a muoversi sia sulle rotaie che in terreni particolarmente accidentati.
Al sodalizio criminale ha preso parte anche il titolare di un’azienda operante nel settore della raccolta di materiale ferroso ubicata a Massafra.
L’esecuzione ha portato alla luce le modalità e gli autori di 16 furti, commessi nell’arco temporale che va dal novembre 2017 al dicembre 2018, in cui sono stati trafugati circa 12mila metri di cavi in rame del peso di circa 18mila chilogrammi, del valore di mercato di circa 100mila euro con danni per oltre un milione di euro.
Le indagini sono state coordinate dal Procuratore della Repubblica di Matera, dott. Pietro Argentino, e dal pm, dott.ssa Maria Christina De Tommasi, mentre i provvedimenti cautelari sono stati emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari, dott.ssa Rosa Angela Nettis.
I dettagli dell’operazione, denominata “Alta tensione“, sono stati riferiti oggi, durante una conferenza stampa alla quale erano presenti alcuni Ufficiali dell’Arma ed il Tenente Colonnello, Samuele Sighinolfi, Comandante del Comando Provinciale della città dei Sassi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale