In Basilicata, un’altra persona coinvolta nell’omicidio del pregiudicato 50enne Antonio Grieco, nella foto, soprannominato “u prufessor”, è stata tratta in arresto dagli agenti della Squadra Mobile di Matera, in collaborazione con la Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Potenza.
Si chiama Antonio Armandi ed ha 51 anni.
L’uomo, resosi irreperibile lo scorso 27 maggio, subito dopo l’assassinio del Grieco, avvenuto per un regolamento di conti nell’Area Archeologica “Difesa San Biagio”, nei pressi di Montescaglioso, in provincia di Matera, è stato rintracciato e fermato nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 12 giugno, all’interno di un casolare abbandonato situato nelle campagne circostanti di Pomarico.
Nelle ore successive al delitto, gli elementi indizianti in ordine alla sua partecipazione all’omicidio del Grieco, hanno portato la DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) di Potenza, all’emissione della misura restrittiva del fermo nei suoi confronti per il delitto di omicidio aggravato dall’art. 416 bis c.p. e porto illegale di arma da fuoco.
Per gli stessi reati, come informa una nota stampa inviata pochi minuti fa in redazione dalla Questura di Matera, nei giorni scorsi era stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto anche Carmelo Andriulli, 42enne di Montescaglioso.
Inoltre, un uomo del posto, Giuseppe D‘Elia, di 54 anni, terzo presunto autore dell’omicidio, accusato anche di porto illegale d’arma da fuoco, era stato fermato giorni addietro a Rionero in Vulture, in provincia di Potenza.
Dopo l’autopsia eseguita sulla salma, il Questore della provincia di Matera, dott. Luigi Liguori, aveva vietato il funerale in forma pubblica, un provvedimento notificato ai familiari ed all’impresa funebre incaricata delle esequie.
Su quest’ultimo arresto e sulle indagini ancora in corso, per la tarda mattinata di domani, con inizio alle ore 12.15, è stata convocata una conferenza stampa presso la Questura di Matera.
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