La Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania, coordinata dalla Procura Distrettuale e la Procura per i Minorenni di Catania, ha eseguito una vasta operazione contro la pedopornografia online, denominata “Tana della Luna” conclusasi oggi, venerdì 21 giugno, che ha visto 51 indagati, tra cui 30 minorenni, per detenzione e divulgazione di pornografia minorile.
L’attività investigativa è stata svolta in Sicilia, dalla Polizia Postale di Catania, sotto la direzione del CNCPO (Centro Nazionale Contrasto Pedo Pornografia Online) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Le indagini hanno preso avvio dopo la denuncia di una madre di un adolescente di Catania, che si era accorta della presenza, sullo smartphone del proprio figlio, di immagini erotiche di minori pubblicate su due gruppi WhatsApp, ai quali era iscritto, denominati “Tana della Luna” e “ScoobyDank”, che inizialmente condividevano immagini e video molto forti, del genere “gore”, ovvero di torture e suicidi, una porcheria molto di moda tra i giovanissimi.
La donna ha consegnato il cellulare al personale della Polizia Postale che ha acquisito con sofisticate strumentazioni il suo contenuto e, in particolare, dei due gruppi interessati.
Gli agenti di Polizia hanno, così, avviato un meticoloso lavoro investigativo finalizzato a ricostruirne le dinamiche e le eventuali condotte penalmente rilevanti degli aderenti, circa 300, riuscendo ad identificare coloro che avevano divulgato o richiesto video e immagini di pornografia minorile, con vittime anche in età infantile.
L’odierna operazione ha messo in luce la gravità di un fenomeno criminale in voga, quello della diffusione di materiale pedopornografico da parte di adolescenti che cercano e si scambiano tra loro immagini pornografiche.
Numeroso il materiale informatico sequestrato che sarà sottoposto ad approfondite analisi informatiche.
30 sono le città italiane, da Nord a Sud, da Treviso a Ragusa, interessate dalle perquisizioni effettuate dai Compartimenti di Polizia Postale di propria competenza di Catania, Ragusa, Bari, Brindisi, Foggia, Taranto, Roma, Torino, Alessandria, Asti, Novara, Milano, Brescia, Pavia, Firenze, Livorno, Prato, Venezia, Treviso, Verona, Reggio Calabria, Catanzaro, Napoli, Oristano, Gorizia, Terni, Genova, Matera, Forlì, L’Aquila.
A questo punto, sarebbe opportuno che alcuni genitori stiano più attenti ai propri figli per evitare situazioni simili che potrebbero portare a fatti ancora più gravi, sopratutto in un’età adolescenziale.
Rocco Becce
Direttore Editoriale