Ennesima operazione, questa volta portata a termine nel metapontino e sulla costa jonica materana, dai Carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico) di Potenza, al comando del Maggiore Luigi Vaglio, che con l’approssimarsi della stagione estiva e nel quadro delle attività di tutela delle acque di balneazione, hanno intensificato i controlli sugli impianti di depurazione civile ed industriali.
Il tutto al fine di assicurare la correttezza delle operazioni di depurazione e che le acque di scarico rispettino i limiti imposti dalla normativa vigente del settore.
In tale contesto, i militari hanno individuato all’interno di un impianto di depurazione soggetto a controllo ed ora sottoposto a sequestro penale d’iniziativa, circa 96 tonnellate di fanghi di depurazione, rifiuti speciali che vengono prodotti durante la depurazione e, che, nel caso specifico, non erano stati smaltiti a norma di legge, ma depositati in modo incontrollato all’interno di 86 big bags, contenitori di una tela tecnica industriale, utilizzati per certe situazioni.
I legali rappresentanti della ditta che ha prodotto tali rifiuti, che peraltro non gestisce più l’impianto di trattamento reflui in questione, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria competente per violazione della normativa ambientale.
Nei giorni scorsi, durante le attività finalizzate al contrasto dei reati ambientali legati al ciclo dei rifiuti speciali ed industriali, il NOE aveva proceduto al controllo di una ditta operante, in provincia di Potenza, nel settore del trasporto di rifiuti speciali, ed accertato che all’interno del perimetro aziendale e nelle immediate pertinenze erano state realizzate e gestite, senza alcun titolo autorizzativo, due aree per lo stoccaggio di rifiuti speciali, costituiti da scarti di legno, materiale ferroso vario ed imballaggi in legno e plastica.
In quell’occasione, sono state rinvenute e sottoposte a sequestro centinaia di imballaggi in legno di grandi dimensioni e altri rifiuti di varia natura, tutti di provenienza industriale, gestiti in violazione alla normativa di settore.
Per questo, le due aree, aventi un’estensione complessiva di circa 5mila mq., sono state sottoposte d’iniziativa a sequestro penale e il legale rappresentante della ditta è stato denunciato a piede libero per le violazioni previste dal testo unico ambientale.
I controlli effettuati in questi giorni, proseguiranno per tutta la stagione estiva, si inseriscono nell’ambito delle attività messe in campo dal Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale per la tutela delle acque pubbliche, interne e costiere, e mirano a prevenire e reprimere gli illeciti legati alla non corretta depurazione dei reflui civili ed industriali, come informa un comunicato stampa inviato in redazione.
Rocco Becce
Direttore Editoriale