Tra le tante storie impossibili dell’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale) da noi raccontate e accadute negli ultimi mesi in Basilicata arriva il decesso a Potenza di Nicola Di Grazia, nella foto.
L’84enne, nativo di Tolve, in provincia di Potenza, ma da tanti anni residente nel capoluogo lucano, è morto, ma solo per un errore.
La storia è stata fatta conoscere dal figlio Giuseppe.
Il tutto è stato reso noto dopo che il padre, nelle settimane scorse, si era recato presso un istituto bancario del posto per effettuare un’operazione con la propria carta di credito.
In quel preciso momento ha scoperto di essere passato a “miglior vita” da circa 3 mesi e di aver perso il diritto alla pensione già dallo scorso mese di giugno.
Nella tarda mattinata di oggi, lunedì 19 agosto, una troupe RAI del programma “La vita in diretta“, con il giornalista Vittorio Introcaso ha effettuato alcune riprese ed un’intervista al figlio del “defunto” che non riesce ancora a spiegarsi cosa sia potuto accadere, nonostante un ricorso presentato alcuni giorni addietro direttamente allo sportello dell’Ente.
Intanto, nella centralissima piazza Mario Pagano, è tutto pronto per una diretta televisiva per portare il caso alla ribalta nazionale che andrà in onda dalle ore 17.00 alle ore 18.30 circa, con in studio da Roma, Beppe Convertini e Lisa Marzoli.
Insomma, davvero c’è poco da raccontare.
Certe situazioni, da tanti anni, accadono sicuramente per colpa di piccoli disguidi dovuti, forse, anche a semplici problemi di omonimia, ma a pagarne le spese, poi, per lunghi periodi, sono sempre e solo i cittadini.
La notizia è oramai tra le tante pessime storie accreditate da molti anni all’INPS, ieri presieduta da Tito Boeri ed oggi da Pasquale Tridico che, nonostante le diversità politiche, arrivano anche a togliere le pensioni minime agli invalidi al 100% permanenti, come alcuni casi accertati da noi nella nostra regione e in giro per l’Italia.
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Rocco Becce
Direttore Editoriale