In Campania, ad Eboli, in provincia di Salerno, in località Campolongo, scoperta molto particolare da parte dei Carabinieri Forestali.
Durante un servizio di controllo del territorio, nei giorni scorsi, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Foce Sele, ai margini di un canale di raccolta delle acque piovane e d’irrigazione, hanno rinvenuto un giovane esemplare di femmina di lontra morto, forse investito da un veicolo.
Come informa il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroimentare e Forestale del Gruppo Carabinieri Forestale di Salerno, sul posto sono intervenuti immediatamente medici dell’unità veterinaria di Eboli che hanno confermato il riconoscimento dell’animale, recuperata la bestiola e proceduto alla consegna all’istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Salerno per gli ulteriori accertamenti ed ai fini scientifici previsti dal Piano d’Azione Nazionale di Conservazione della Lontra del Ministero dell’Ambiente e dell’ISPRA.
La lontra è il mammifero terrestre più raro della fauna autoctona, protetto dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, nota come CITES (Convention on International Trade of Endangered Species) e la presenza di questo animale è indice di buona qualità ambientale delle acque e delle sponde dei nostri fiumi.
Enhydra lutris, comunemente nota come lontra di mare, è un mammifero appartenente alla famiglia dei Mustelidi.
Molto diversa dalle altre lontre, più massiccia e meno sottile, e con una coda relativamente corta, la lontra di mare può, in effetti, arrivare, nei maschi più grossi, a 45 chilogrammi di peso e 148 cm di lunghezza totale, e può superare, nel peso, la lontra gigante del Brasile.
Con questo, si può affermare che le acque del Sele, del Calore, del Mingardo, del Sammaro, del Bussento e degli altri fiumi cilentani, rappresentino un perfetto rifugio per questa rarissima specie che resta, invece, vulnerabile, quando, per qualsiasi motivo, si allontana dal proprio habitat naturale.
Questi ambienti, come l’Oasi WWF di Serre – Persano, dove il mustelide trova favorevoli condizioni ecologiche, costituiscono aree naturalistiche di particolare pregio ed interesse.
Donatina Lacerenza
Collaboratore