460 veicoli controllati; 463 persone identificate; 73 interventi effettuati a seguito di chiamate al 113; 69 persone agli arresti domiciliari e sorvegliati speciali controllati; 13 rimpatri e 5 ordini del Questore di abbandono del territorio nazionale; 6 servizi straordinari di controllo del territorio nel capoluogo ed in provincia finalizzati al contrasto del fenomeno della prostituzione, dell’immigrazione clandestina, del caporalato e dei furti in abitazione; 6 divieti di ritorno, 2 nel comune di Rivello (entrambi per anni 2), 2 nel comune di Francavilla in Sinni (entrambi per anni 1) e 1 nel comune di San Chirico Nuovo (per anni 1), oltre a 3 avvisi orali.
Come ogni settimana, sono questi i risultati dell’attività di prevenzione e controllo del territorio, intensificata secondo il piano di intervento del Questore di Potenza, dott.ssa Isabella Fusiello, attuata dal personale della Polizia di Stato della Questura di Potenza e del dipendente Commissariato di P.S. di Melfi.
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I dati sono stati forniti durante una conferenza stampa svoltasi nella mattinata di oggi, venerdì 27 settembre, in Basilicata, a Potenza, presso la Sala Riunioni “Giambattista Rosa“, al quarto piano della locale Questura, in via Guglielmo Marconi 42, dalla dott.ssa Antonietta Andria, Dirigente Divisione Anticrimine della Polizia di Stato.
Inoltre, il personale della Squadra Volante della Questura di Potenza ha arrestato un 27enne di origini nigeriane per spaccio di sostanza stupefacente.
Il giovane è stato notato, mentre camminava lungo il ciglio di una strada di un’area periferica del capoluogo di regione.
Alla vista degli agenti di Polizia, in un servizio di controllo del territorio, lo straniero ha buttato in strada quello che sembrava essere un pacchetto di sigarette.
Insospettitisi, i poliziotti hanno proceduto immediatamente ad un controllo, recuperando quanto era stato abbandonato.
All’interno sono stati rinvenuti 5 piccoli involucri contenenti droga, di tipo eroina e 3 contenenti cocaina.
Durante la perquisizione personale è stata trovata e sequestrata la somma 485 euro in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita di spaccio.
Sono stati anche sequestrati 2 cellulari.
Il nigeriano, risultato essere irregolare sul territorio nazionale in quanto titolare di permesso di soggiorno scaduto nonchè colpito da revoca amministrativa delle condizioni di accoglienza quale profugo, è stato associato alla “Casa Circondariale Antonio Santoro” di Potenza.
Nell’ambito di una vasta operazione coordinata dal Servizio Centrale Operativo del Dipartimento della P.S. a cui hanno partecipato numerose Questure, la Squadra Mobile di Potenza ha sequestrato due carabine nella zona della Val d’Agri acquistate via internet da due persone che sono state denunciate.
Il personale dell’Ufficio Prev. Generale e Socc. Pubblico ha denunciato una quarantasettenne potentina per diffamazione a mezzo Facebook per aver postato diverse frasi sul suo profilo, condividendole con altre persone, contro l’ex marito.
Il personale del Commissariato di P.S. di Melfi ha denunciato per danneggiamento aggravato tre cittadini extracomunitari ospitati nel C.P.R. (Centro di Permanenza per il Rimpatrio) di Palazzo S.Gervasio.
Infine, Vincenzo Calienni, il 23enne di Tito, scomparso il 9 luglio scorso da Mosbach, in Germania, a seguito di un’attività info-investigativa di personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico in collaborazione con l’Interpol, sono stati identificati la zona ed i luoghi frequentati dal ragazzo a Francoforte.
Quindi, il padre ed un altro parente hanno raggiunto Francoforte e seguendo le indicazioni fornite, lo scorso 24 settembre hanno trovato il ragazzo che immediatamente ha manifestato la volontà di rientrare in Italia ed ora è con la famiglia in buone condizioni di salute.
A seguito di diverse segnalazioni di truffe agli anziani, ecco una serie di consigli utili della Polizia di Stato ed un video per non cadere vittima di qualche raggiro.
“Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità.
Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi.
Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo.
Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente.
Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.
Non consegnate denaro a sedicenti avvocati e/o forze dell’ordine che vi chiedono soldi simulando situazioni di difficoltà di prossimi familiari, come eventuali coinvolgimento in incidenti stradali.
Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, sopratutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate.
Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza.
Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio o cercate un poliziotto ovvero una compagnia sicura.
Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre.
Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.
Quando utilizzate il bancomat usate prudenza, evitando di operare se vi sentite osservati.
Seguite i consigli che figli, nipoti o parenti vi danno per evitare di cadere in certe trappole.
Affidatevi, se vivete soli, ai vicini di casa e comunque, in caso riteniate di essere difronte ad un possibile truffatore non esitate a chiamare i seguenti numeri di emergenze delle forze dell’ordine: 113 (Polizia di Stato), 112 (Carabinieri), 117 (Guardia di Finanza).
Rocco Becce
Direttore Editoriale