I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Venosa, al comando del Capitano Alessandro Vergine, nelle ultime ore, in Basilicata, hanno arrestato in flagranza di reato due uomini, di 48 e 31 anni, residenti nel barese.
I due, condotti nel carcere di Potenza, ritenuti responsabili di resistenza a pubblico ufficiale e deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per i reati di ricettazione, riciclaggio, uso di atto falso, possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli e porto in luogo pubblico di armi od oggetti atti ad offendere, percorrevano la Strada Provinciale 168 a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta, provenienti da Palazzo San Gervasio.
Accortisi della pattuglia dei militari che stava sopraggiungendo nello stesso senso di marcia, hanno tentato la fuga, allontanandosi a forte velocità.
Ne è scaturito un inseguimento per circa 4 chilometri, nel corso del quale i malfattori hanno anche effettuato alcune manovre pericolose per sottrarsi ai Carabinieri, nonostante l’arrivo di una seconda pattuglia e i colleghi della Stazione Carabinieri di Maschito, che ha indotto i fuggitivi a fermare la corsa e abbandonare il mezzo, tentando invano di dileguarsi a piedi per le campagne limitrofe della località Notarchirico.
Infatti, gli operanti li hanno immediatamente bloccati e perquisiti.
Sull’auto sono stati rinvenuti e sequestrati un kit per fiamma ossiacetilenica, una tronchese, tre walkie-talkie, numerosi arnesi da scasso, oltre a due targhe che, come quelle applicate sul veicolo fermato e sequestrato, sono risultate contraffatte.
I successivi accertamenti hanno permesso ai militari di stabilire che l’autovettura era oggetto di furto denunciato in Puglia, a Bari, dal legittimo proprietario nel maggio 2018.
Donatina Lacerenza
Collaboratore